L´ascolto di questo lungo disco del batterista tedesco Christian Finger, sono quasi ottanta minuti di musica, permette di dare uno sguardo nel laboratorio di un giovane musicista globale, uno che ha vissuto in Olanda, Australia, USA ed altri paesi prendendo sempre qualcosa che poi ha espresso nella propria musica. Lui è uno che guarda al jazz da una prospettiva piuttosto ampia, senza preclusioni di sorta. Avrebbe potuto fare un disco compatto, con il suo quartetto, invece preferisce inserire dei brani con il Mivos String Quartet e dare alle proprie composizioni un´aria tutta speciale. Due di questi, Interlude e Not Gone, Not Forgotten, sono eseguiti dal solo quartetto d´archi, negli altri invece abbiamo uno sfondo d´archi piuttosto interessante, diverso da come siamo stati ad abituati ad ascoltarli anche in dischi ormai storici come quelli di Charlie Parker o Stan Getz. Anche il violinista Zach Brock dà il suo ottimo contributo, molto bello il suo suono su Ananda, For Now e Secret Procession 1, qui esegue degli ottimi assoli che danno quel qualcosa in più che contribuisce alla riuscita del disco. Su African Skies, Drumming Lives: Boubacar´s Son c´è imvece un dialogo a due con i tamburi del collega Jeff Ballard. Negli altri brani ci sono Vadim Neselowsky, un pianista molto interessante per l´espressività che trasmette alla musica, il contrabbassista australiano Adam Armstrong e i due chitarristi Pete McCann e Dave Stryker, quest´ultimo presente come ospite in tre brani. La musica di Finger, in quanto compositore si fa ispirare dai luoghi che ha visitato, Secret Procession è il suo modo di interpretare musicalmente il suo incontro in Spagna con una processione in uno sperduto paese, Truth Walzed In è invece dedicato a Rütte, un piccolo paese tedesco in cui ha alloggiato in una casa antica, vecchia di quattrocento anni. Qui ha vissuto lo psicologo e maestro Zen Karfried Graf Durckheim. In questo brano l´assolo di Dave Stryker è molto dinamico, in sintonia con l´energia del tema. Da non dimenticare Two Faces, con il cantante soul Bobby Harden, un brano dedicato all´insegnante Wanja Kam quando Finger studiava al conservatorio di Hilversum in Olanda. Il programma piuttosto ambizioso del batterista riesce senza problemi, fra quartetti d´archi e la musica del quartetto, in sintonia con il jazz contemporaneo, viene fuori un album che può sembrare eclettico al primo ascolto, ma poi convince anche sotto questo punto di vista: gli archi hanno profondità in quello che esprimono ed altrove il modern mainstream degli altri musicisti ha la qualità per distinguersi. Sono tutte composizioni affascinant comunque siano eseguite dal quartetto d´archi o dal quartetto, in solo o con gli ospiti e messe insieme formano un album che nonostante la lunghezza non stanca, anzi invita al continuo riascolto per apprezzare meglio le belle melodie o gli assoli.
Genere: modern jazz
Label: Strikezone Records
Anno 2014
Tracklist
01. African Skies, Linear Lives
02. Truth Waltzed In
03. Interlude
04. Ananda
05. Nights Beyond, India
06. Two Faces
07. For Now
08. Secrete Processiom I
09. Secrete Processiom II
10. Not Gone, Not Forgotten
11. African Skies, Drumming Lives: Boubacar´s Son
12. In´s Weltenall 1: Into the Sky
13. In´s Weltenall 2: Endless Story
1 commento
christian finger
29 dicembre 2014 a 02:34 (UTC 1)
Gracie mille for the nice review!!!!!!