Un disco insolito per il pianista brasiliano Antonio Adolfo, spesso produttore ed autore della musica carioca, e questa volta protagonista di un album pensato a lungo e finalmente realizzato per celebrare non solo la musica della sua patria, ma anche il grande jazz, quello da lui frequentato da giovane quando ascoltava i nuovi LP che arrivavano dagli USA a nome di Miles Davis, Bill Evans, The Jazz Messengers e così via. Negli ultimi anni, nonostante la sua attività di stimato e affaccendato insegnante, ha pubblicato diversi dischi a proprio nome, e solo ora è arrivato il momento per mostrare la sua abilità di leader di un ottetto, oltre alla sezione ritmica anche i fiati, cosí da presentare la musica i una veste più brillante. Ha scelto quelli che sono stati i suoi sideman negli ultimi anni, Leo Amuedo alla chitarra, Jorge Helder al basso, Rafael Barata alla batteria, alle percussione André Siqueira e ancora Rafael Barata, Claudio Spiewak alla chitarra su tre brani, i fiati sono Jessé Sadoc alla tromba e flicorno, Marcelo Martins al sax tenore ed al sax soprano, Serginho Trombone al trombone. Il disco inizia con due brani di uno dei musicisti più famosi dell’hard bop, il sassofonista tenore Benny Golson, Killer Joe e Whisper Not, ritornano certe atmosfere che abbiamo ascoltato da parte dei Jazz Messengers, specie sul primo brano, ottimi gli interventi di Martins al sax tenore, un suono robusto il suo, senza fronzoli, adatto al genere, e di Adolfo, un pianista elegante e raffinato che ha compreso l’essenza del bop. Cascavel (Rattle Snake) è dello stesso Adolfo, qui arrivano le percussioni sudamericane per dare al brano quell’atmosfera sudamericana che ci si aspetta da musicisti del genere, ottimo l’assolo di Serginho Trombone, scoppiettante ed energetico, l’assolo alla chitarra è di Claudio Spiewak. Yolanda, Yolanda è una ballad scritta da Adolfo con un assolo di Jessé Sadoc al flicorno che ricorda Kenny Wheeler, un intervento di Martins al sax soprano chiude il brano. Chi non ricorda Stolen Moments di Oliver Nelson? Qui l’ottetto con un arrangiamento del leader dà il meglio di sé. Di sicuro sarebbe piacuto all’autore! Un bell’assolo al sax tenore arriva dopo il tema, subito dopo un lungo assolo di Leo Amuedo alla chitarra elettrica, il brano risulta uno dei momenti migliori di un album comunque notevole. Il jazz mainstream brasiliano sa coniugare qui perfettamente lo swing americano e le percussioni sudamericane, da citare sono ancora un paio di esecuzioni di tutto rispetto, Song for My Father di Horace Silver, fra hard bop e ritmi latini, e Luar da Bahia del leader. Notevole album di musicisti brasiliani che senza tradire la propria identità “carioca” ci presentano del vero jazz.
Genere: mainstream jazz
Label: AAM
Anno: 2016
Tracklist
01. Killer Joe
02. Whisper Not
03. Cascavel (Rattle Snake)
04. Yolanda, Yolanda
05. Stolen Moments
06. Song For My Father
07. Partido Leve
08. All the Things You Are
09. Luar da Bahia
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