Lontano da ogni tendenza market – oriented, dal ventaglio sonoro tipico di alcune (troppe) autoproduzioni pacchiane, azzardate ed ostentate, Alessandro Lamborghini, talentuoso chitarrista bolognese sempre in bilico fra fusion ed acidità jazz, nelle vesti di un odierno Dr. Frankenstein cibernetico smarritosi nei misteriosi sotterranei dell’Overlook Hotel, ha dato forma ad una creatura musicale tanto bizzarra quanto brillante, rispondente al nome di Moorder, coniugando le bordate elettriche del buon Fripp versione 1969 con l’inquietudine emotiva degli sterili paesaggi urbani delineati dall’occhio alienante dell’Uomo di Missoula, David Lynch.
In questo debutto omonimo, nove composizioni che si sovraccaricano di tensione, in un perpetuo ritorno all’essenza del sé, alla musicalità della propria inconsapevolezza.
Ritmicità ed elettricità si tramutano in veicoli d’introspezione violenta, mentre rumori e distorsioni s’innestano nell’immaginazione dipingendo vedute di gelida malinconia, d’irruenta desolazione e di tenue abbandono.
Nove “mini suite” da Great Northern Hotel, per intenderci, appassionate e ben congeniate.
Tracklist:
01. Cranio
02. Sulla calandra
03. Captain’s Boot
04. Granlasso
05. Ramalina fastigiana
06. Radicchio ridicolo
07. Zavorrante
08. I get li
09. Tenente Looper
Genere: strumentale
Anno: 2010
Nazione: Italia
Etichetta: autoprodotto
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