Se mi fossi fermato ad un giudizio approssimativo, maturato perlopiù dall’immagine in copertina e da qualche sparuta fotografia contenuta all’interno del booklet, avrei detto quanto segue: i Sickle non sono altro che una delle tante band da party hard, un po’ ironiche, molto divertenti, ma, in definitiva, niente di che.
Fortunatamente, non sono il classico spara – sentenze chic con gli occhiali a montatura larga ed i pantaloni a sigaretta e, dunque, questo Get Bigger Last Longer l’ho ascoltato tutto, dall’inizio alla fine.
Inutile dirlo, avrei completamente frainteso ogni cosa.
In Italia ci sono realtà che meritano più attenzione di quanto potremmo mai immaginare e se la smetteste, ogni tanto, di sbrodolarvi dietro i baracconi da copertina di XL avreste anche il tempo di rendervene conto.
Molti dicono: a casa nostra, la musica è morta con X Factor.
Io rispondo di prendere le loro teste all’altezza del collo e di scaraventarli contro il muro più vicino.
In Italia si suona, si suda, ci si sfianca … ma, semplicemente, non si presta attenzione.
Prendente questi Sickle, ad esempio: dal nulla, tre ragazzi all’apparenza “ordinari” hanno dato alle stampe un piccolo gioiello di serrato punk rock senza ricami né giri di parole.
L’influenza dei vari Sum 41, NO Fx, Blink 182 e Foo Fighters (seppur, questi ultimi, in misura minore) è evidente, ma la grandiosità di quest’album sta nell’aver saputo trovare una via italiana al punk rock, senza troppo eccedere nella storpiatura dei movimenti californiani tanto in voga anni fa.
Insomma, promozione a pieni voti e lode per brani come At A Time, Wake me up break me down e My Own Doom.
La conclusione va direttamente alla band: se dovessi vedervi ridotti come i Finley, giuro che vengo a prendervi direttamente a casa vostra.
Up The Sickle!
Tracklist
01. Automatic drive
02. C’mon
03. At a time
04. Clench your tie
05. Wake me up break me down
06. Electricity
07. Confused
08. If I were humble
09. My own doom
10. An answer to every moment
11. Wake me up break me down (acoustic version)
Anno: 2012
Genere: punk rock
Etichetta: AF Management
2 comments
Pupilla
5 ottobre 2012 a 09:03 (UTC 1)
E se noi ti becchiamo con la montatura larga e i pantaloni a sigaretta sono guai!!! buahaha!! saluti e grazie
Stefano Ricci
6 ottobre 2012 a 15:19 (UTC 1)
qui lo dico e qui lo ribadisco: non accadrà mai! a presto, ragazzi!