Dalla Romania all´Austria alla Germania e ritorno, è questa la parabola del sassofonista rumeno Nicolas Simion, ormai un grande nome del jazz europeo, che ha collaborato un pò ovunque, come dimostra la sua ampia discografia. Ovviamente anche in Italia, con il chitarrista Simone Guiducci ed il fisarmonicista Fausto Beccalossi. La sua evoluzione è stata costante insieme a musicisti di grande spessore come Mal Waldron e Tomas Stanko, fino all´affermazionedi una propria identità passata per la riscoperta musicale delle sue origini balcaniche, come si può ascoltare in questo disco, un live registrato nell´incantevole località di Bad Ischl in Austria, già conosciuta come residenza estiva della dinastia degli Asburgo. Insieme ad un gruppo di musicisti multinazionale, tutti provenienti dall´area dei Balcani, Simion celebra una musica che si può considerare un manifesto del jazz made in Europe, un jazz che riscopre delle radici non solo nella musica classica, ma in quello che è il folklore locale, riadattato ovviamente alle nuove esigenze espressive di musicisti colti, che sono stati in USA o in India (il violinista Zoltan Lantos) e che hanno imparato dai grandi del jazz di oltreoceano. I primi due titoli del disco sono esemplari a riguardo, una dedica al grande compositore ungherese Bela Bartok, e poi una struggente ciaccona (un tipo di danza che risale al sedicesimo secolo) dedicata a Chet Baker. Le composizioni sono tutte di Simion, per lo più al sax soprano, su cui ha una sonorità magica, ed anche al clarinetto, clarinetto basso ed al tarogato, strumento della tradizione ungherese, ispirate alle musiche della penisola balcanica. I musicisti che l´accompagnano formano un insieme eterogeneo come strumentazione, che lui ha saputo plasmare in una unità perfetta. Accanto a strumenti come la fisarmonica di Martin Lubenov, il violino di Zoltan Lantos ed il contrabbasso di Martin Gjakonowski c´è il cimbalon di Jura Wajda, uno strumento della tradizione ungherese ed ucraina, che ha affascinato molti compositori di musica classica, anche in Italia. L´atmosfera live è coinvolgente ed il pubblico numeroso si fa sentire. Durante il lungo disco, quasi settantacinque minuti, tutto procede alla perfezione, musicisti e pubblico sono una unità sulla stessa lunghezza d´onda.
Label: ORF Records
Year: 2010
Tracklist:
01. Thinking of Bartok (ded. to Bela Bartok)
02. Ciaccona for Chet (ded. to Chet Baker)
03. Transylvanian Landscape
04. Requiem for Cristian Nemescu
05. Thrakian Mood
06. Church Song
07. Greetings from Banat (trad. from Romania)
08. Csardas (trad. from Hungary)
09. Dance from Maramuresh
10. Bulgarian Folksong
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