Questa incisione è la prima del trittico che il sassofonista brasiliano Ivo Perelman ha di recente pubblicato su Leo Records. Qui è insieme al pianista afroamericano Matthew Shipp ed al batterista Whit Dickey. Nei titoli si ispira, come gli è accaduto spesso negli ultimi anni, alla scrittrice connazionale Clarice Lispector, i cui contorni leggermente sfocati sono visibili in copertina. La mancanza di contrabbasso permette ai tre di spaziare piuttosto liberi, come ci si aspetto appunto da un trio che opera nel campo della musica improvvisata. Matthew Shipp scrive nelle liner notes che il loro incontro è come un viaggio in una foresta incantata, dove si incontrano creature di tutti i tipi. È vero che la creatività dei tre non conosce ostacoli, grazie anche alla stupenda padronanza dei rispettivi strumenti. È anche vero che l´immaginazione e la forza con cui Ivo Perelman conduce questa session è al di fuori del comune e se ci si vuole renderne conto basta ascoltare per intero Torture and Glory. I tre sono anche capaci di momenti più sottili, il duo con Shipp di A Mere Speck of Dust, in cui la musica si svolge su coordinate molto lente, ma piene comunque di uno spessore espressivo, di una tensione sotto la superfice che cattura l´ascoltatore e mostra definitivamente la qualità dei musicisti in gioco. State of Grace subito dopo è ancora di una forza estrema, manifestata senza urla. Basta la loro empatia a portare il tutto in un´altra dimensione. Il disco procede mostrando tutti i registri possibili all´interno di questo tipo di formazione. Nelle loro mani sembra all´istante tutto facile mentre ad un secondo ascolto si rivela la complessità intrinseca. Tra scariche di adrenalina e momenti soltanto apparentemente più “soft” i tre proseguono per un disco che mette Perelman definitivamente fra i più interessanti tenoristi di oggi.
Label: Leo Records
Anno: 2012
Tracklist
01. The Clairvoyant
02. Ritual
03. Torture and Glory
04. A Mere Speck of Dust
05. State of Grace
06. Silken Threads
07. The Expedients of a Primitive Being
08. Fear of Eternity
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