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dic 05

Misty Morning @ Sinister Noise

Misty Morning @ Sinister Noise. Photo by Carlo Alberto Riolo

a cura di Francesco Pucci

Roma, 29 novembre 2012. L’italia non vuol certo esser famosa per il suo panorama musicale underground, ma che gli piaccia o meno… in queste righe tratterò di questi tesori immersi nella melmosa e piovosa Roma di fine Novembre.
Giungo al Sinister Noise, il mio tempio underground preferito, giusto il tempo di sorseggiare del buon vino e scambiare quattro chiacchiere con della brava gente, dopo di che mi fiondo all’ascolto dei Misty Morning: Onirico e titanico quartetto che propone un mix del doom più classico mescolato “ad hoc” alle sonorità elettroniche sperimentali, per fornire alle nostre orecchie trenta e più minuti di puro gaudio.

Aprono la gig con Jellotron, B side del loro primo vinile, il maxi singolo Saint Shroom, apocalittica e cosmica traccia dove spicca la magnifica interpretazione vocale di Luke con i suoi “UUH” che sono sempre un loro marchio di fabrica ben accetto; anche se la chitarra poteva essere più “grossa” di sound ma, li giustifichiamo pienamente poichè non avevano la loro strumentazione a disposizione.

Proseguono con una “doomificazione” di “Ballo in Fa# minore” del menestrello nostrano Angelo Branduardi, una magnifica reinterpretazione, dove possiamo accomodarci sulle linee corpose di Max uno dei bassisti più particolari e concreti della scena, credetemi: vedendolo suonare dal vivo capirete… poichè le registrazioni gli rendono meno giustizia.

Misty Morning @ Sinister Noise. Photo by Carlo Alberto Riolo

Assaporiamo la terza traccia, una new entry intitolata Mourn o’ Whales, qui le mie orecchie carpiscono la nuova direzione dei Misties che abbandonano i clichè del genere per proiettarsi su nuove sonorità.

Qui non possiamo fare a meno di notare il lavoro svolto da rejetto, Il simpatico tasterista, che si occupa anche dei campionamenti e di effetti addizionali Che ci cullano fino alla fine della quarta traccia: di cui il titolo non si rivelerà poichè finiremo per spoilerarvi il loro prossimo lavoro, ma di sicuro la misteriosa traccia di doom ha quasi niente, spedita e accanita ma non estrema, qui si nota il tocco ben calibrato e serrato di Frankie Insulina che per la prima volta lo sento sopra i 70 bpm (difatti ora lo chiameremo solo Frankie, senza Insulina).

Misty Morning @ Sinister Noise. Photo by Carlo Alberto Riolo (Archivio 2011)

I nostri doomsters stanno per chiudere la loro manifestazione di giustizia musicale ma vengono sollecitati, per la felicità dei presenti, ad un bis: e che bis! Si tratta della loro personalissima (e fidatevi non la riconoscerete se non sapete il testo a memoria) versione di The Wizard dei divini e imponenti Black Sabbath, dimostrano ancora di essere non solo degli ottimi compositori ma anche dei grandissimi interpreti.

Misty Morning @ Sinister Noise. Photo by Carlo Alberto Riolo (Archivio 2011)

 

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