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dic 06

Invers – Dal peggiore dei tuoi figli

a cura di Isabella Benigno

Sound duro, nervoso, freddo ma anche splendidamente armonico e fluido, elettrico e pungente.
E’ questo che si percepisce anche solo da un primo ascolto de Dal peggiore dei tuoi figli album inedito degli Invers, emergente band biellese, disponibile su  iTunes e su altri digital stores da qualche settimana.
Voglia di urlare dissenso e sensazioni interiori sono la fettina d’arancia che completano l’amaro ed  energico cocktail sonoro, la ricetta?
Versate il 35% di suoni indie-rock anglosassone, aggiungete il 45% di melodie post-punk e mescete il 20% della dance anni ’80.
Otterrete una miscela esplosiva e da dipendenza, un “Negroni sbagliato” musicale con accordi minimali e nevrotici, resi ancora più originali e d’impatto dalla loro scelta di cantare in italiano somministrando testi particolarmente vicini al cantautorato, belle ed efficaci metafore delle angosce e delle delusioni quotidiane “…nei nostri cuori germoglieranno pietre…”connubio concreto ma allo stesso tempo visionario grazie alla vocalità distinta, marcata a volte cattiva e sprezzante, le parole vengono gettate come scariche elettriche punitive.
Testi forti, carnali e crudi “…il tuo sangue secco sulla lama del  coltello…” splendidamente oscuri e graffianti in tutte le 10 tracce inedite, elegantemente maleducati e politicamente scorretti come nel quinto brano All’Italia  dove con ironia descrivono il nostro paese e i suoi cliché ma senza mai finire nel banale.
Si insinuano nella mente, in maniera automatica e piacevole i brani Io ti ucciderò e Non preoccupatevi per me  e assolutamente trionfante ne esce la rivisitazione del sempre attuale pezzo Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano del quale gli Invers ci forniscono un arrangiamento post – punk molto originale che allo stesso tempo non altera quella autentica e ne conserva il tono malinconico e beffardo.
Del colore della passione e del sangue si veste il penultimo pezzo Le vene dell’egoismo con un contenuto grintoso ed estremo come la parte strumentale.
Ancora più intimo ed emozionante è l’ultimo brano Nella stanza azzurra le sensazioni  non sono descritte ma le riconosciamo grazie al tono più pacato ed evocativo della musica, rafforzata da cori nostalgici e dalle figure sfocate che il testo ci sussurra dipingendo ovunque fumo, nebbia e solitudine.
Un pezzo che fa venire i brividi per chi riesce ad immedesimarsi.
Davvero un bel disco d’esordio.

Label: Vina Records
Anno: 2012

Tracklist:

1.   Io ti ucciderò
2.   Non preoccupatevi per me (se fuori piove)
3.   Qui fa sempre buio presto
4.   Il peggiore dei tuoi figli
5.   All’Italia
6.   Buongiorno America
7.   Mio fratello è figlio unico
8.   Ossigeno
9.   La rivincita dell’humus
10. Le vene dell’egoismo
11. Nella stanza azzurra

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