Esce oggi il nuovo singolo di Suz prodotto da KutMasta Kurt. L’incontro di una delle voci più interessanti del trip hop italiano con il produttore americano di Kool Keith, nonchè collaboratore dei Beastie Boys, Circle Jerks e Nomeansno. In arrivo il nuovo album One is a Crowd a gennaio 2013. Tre anni dopo il suo album d’esordio Shape of Fear and Bravery, Suz ritorna con il suo secondo lavoro per No.Mad Records di Epitome e Ezra (Casino Royale, Dub Pigeons, Bratski Krug), quest’ultimo produttore e fedele collaboratore della cantautrice bolognese, insieme ad AlessioManna, storico bassista dei Casino Royale, coautore di ben quattro brani del disco. Esce oggi il primo singolo tratto dal nuovo album della cantautrice bolognese, Distant Skies (Don’t Say A Word), un brano prodotto da KutMasta Kurt, il produttore americano meglio noto per i suoi lavori insieme al rapper newyorchese Kool Keith (alias Dr. Doom e Dr. Octagon) e collaboratore di molti altri artisti Hip Hop di rilievo come i Beastie Boys, Blackaliscious e Dj Spooky.. oltre ad aver fatto il compositore, all’inizio della sua carriera, per storiche band hardcore punk come i Circle Jerks e Nomeansno. In uscita anche un videoclip realizzato dal collettivo bolognese Undervilla Productions. In questo singolo siamo accompagnati lungo una base di toni tipicamente misteriosi e sconfortanti, riecheggianti memorabili stagioni passate dell’Hip Hop, dalla voce calda e accarezzante di Suz, che pare aver preso molto da grandi cantanti Trip Hop britanniche come Shara Nelson, Martina Topley Bird e Neneh Cherry. La sua voce ci guida per una passeggiata solitaria in vicoli bui, illuminati a sprazzi dalle sinistre esplosioni di bombe lontane. Per usare le parole di Dj Shadow, si tratta di una “mezzanotte in un mondo (im)perfetto”, un mondo dove non rimane nulla da dire e senza più la possibilità di amare. Solo due persone lontane l’una dall’altra, sotto due cieli distanti.
Il singolo è arricchito da tre versioni remix della canzone. Una versione ispirata dalle nuove frontiere raggiunte dal Bass Music britannico del momento è stata realizzata da Alessiomanna, già bassista dei Casino Royale, attualmente al lavoro col nuovo appellativo BlackJob per il suo progetto solista. Una reinterpretazione più orientata verso il danzereccio è quella del produttore torinese Ezra (Bratski Krug, Dub Pigeons), comproprietario insieme a Epitome dell’etichetta No.Mad Records che pubblicherà One Is A Crowd. Ultima è una versione in cui possiamo prontamente riconoscere le particolarissime sonorità Jazz Funk che sono proprie di Katzuma, già nei Sangue Misto Deda, insieme a quel virtuoso complesso musicale – pianoforte, basso, flauto e sax – chiamato The Expanding Machine. Quella di Suz è una voce unica nella scena musicale italiana, con una personalità che potrà attraversare i confini nazionali. Distant Skies proietta la sua musica verso altri cieli, molto lontani da qui.
dic 09
Cieli distanti
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