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dic 29

RNDM – Acts

Incontratisi causalmente più di una decina di anni fa, Jeff Ament e Joseph Arthur hanno incrociato di nuovo il loro cammino. Dalla combinazione del loro istinto musicale e dall’aggiunta di Richard Stervud alla batteria è nato questo power trio composto dagli strumenti essenziali della musica rock e dalla giusta dose di fama e celebrità che circonda da anni il bassista dei Pearl Jam. Dai quali, per la produzione dell’album d’esordio nominato semplicemente Acts, viene preso in prestito pure Brett Eliason che aiuta a confezionare le 12 tracce dalle originarie 20. Date le premesse è più che naturale che le influenze musicali siano più che palesi ed evidenti in diversi parti del disco: le origini non si rinnegano e tracce della band originaria di Ament sono ben presenti infatti in The Disappearing Ones e nella successiva What you can control (a tratti forse fin troppo, ma attenzione alle dolci sonorità di Letting go of will). In Acts le derive melodiche sono molteplici a partire dall’iniziale Modern Times, trascinata da un immediato gioco di chitarra che resta subito impresso, al soul elettrificato di Williamsburg, in cui il wah-wah aggiunge preziosi orpelli decorativi alla sostanza della canzone. A parte questi dovuti eccessi, l’ascolto risulta più che piacevole quando il ritmo accelera e il gioco si fa duro: ciò avviene soprattutto nella seconda parte del disco, con Look Out!, dove risalta notevolmente il basso di Ament; ed in Throw you to the Pack, più che nervosa nella sua deriva alternative rock. Menzione particolare per l’ottima Darkness, strisciante e perversa, a cui la voce di Arthur dona una particolare connotazione gotica, evidente anche dai frequenti rimandi corali, mentre la combinazione degli strumenti risulta praticamente perfetta. Anche grazie a questi momenti magici, Acts risulta a tratti un disco piacevole da ascoltare, a tratti un po’ meno e ciò può dipendere notevolmente dal vostro stato d’animo, dal tempo a disposizione e dalle condizioni meteorologiche. Tutti fatturi appunto troppo casuali.

Label: Monkeywrench/One Little Indian/Self
Anno: 2012

Tracklist:

1.    Modern Times
2.    Darkness
3.    The Disappearing Ones
4.    What you can’t control
5.    Hollow Girl
6.    Walking for New York
7.    Look Out
8.    New Tracks
9.    Throw you to the Pack
10.    Williamsbourg
11.    Letting go of will
12.    Cheeries in the snow

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