Il chitarrista acustico ed elettrico, è bene sottolinearlo, Antonio Ragosta è da tempo residente a Roma e fa parte ormai di quella comunità di musicisti che, in una molteplicità di stili e linguaggi diversi, fanno onore al jazz italiano. Il suo disco d´esordio appare su Slam, la casa discografica londinese che ormai ha pubblicato tanti titoli di artisti italiani. La musica è di quelle che hanno la sorgente nell´ecletticità di suoni e tradizioni dell´attualità contaminata da un continuo di ricambio non solo di musiche, ma anche di etnie, come vuole accennare il titolo. Ognuno porta qualcosa, si ascolta qualcosa di nuovo che poi rimane sedimentato fino a che un evento o un incontro lo riporta in superfice. Qui sono gli ospiti Paolo Damiani, al violoncello, presente in due brani, o Irene Angelino al flauto su Alessandra, oppure la fisarmonica di Emiliano Pallotti in altri due brani. Ognuno apporta un´atmosfera speciale quando invitato a partecipare. Un brano come Invisibile senza sezione ritmica, soltanto con Damiani ed il trombone di Tony Cattano, altro protagonista dell´album, ha una sua magìa, un suo percorso malinconico in cui le chitarre del leader evocano anche Bill Frisell, un punto di riferimento per tanti chitarristi contemporanei. Altrove è il quartetto con Cattano e la ritmica di Stefano Napoli al contrabbasso e Pasquale Angelini alla batteria a esprimere le idee di un musicista eclettico, che di questa diversità di idee ed ispirazioni fa la sua forza.
Label: SlamProductions
Year: 2012
Tracklist
01. Lascio al caso
02. La ronda
03. Invisibile
04. Alessandra
05. Tristalia
06. Viaggioman
07. Variabile
08. Consumo
09. L´ultimo Bao!
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