A guardare la copertina, con un signore seduto pacificamente fotografato con un giornale in mano che afferma “War is a racket” e dietro il simbolo della pace, si potrebbe pensare che si va ad ascoltare un disco di rock o cantautori. Ed invece quel signore è Richard Tabnik, uno dei grandissimi del sax alto contemporaneo, da anni nel quartetto della pianista Connie Crothers e ora alla testa di un trio insieme al contrabbassista Adam Lane ed al batterista Roger Mancuso. I due sono musicisti dalla vasta esperienza: il primo per i suoi progetti nell´ambito della musica free, anche in contesti orchestrali, mentre Mancuso ha suonato per molti anni insieme a Lennie Tristano e Warne Marsh e da anni è in pianta stabile nel quartetto di Connie Crothers. Il suono del sax di Tabnik, il suo incedere con calma sulla ritmica e le citazioni di standard famosi durante l´eloquio rendono il disco di un fascino unico. E questo al di là del messaggio pacifista, parte di incisioni famose nel jazz, dalla Liberation Orchestra a Sonny Rollins e Max Roach. Ogni nota ha una sua inflessione e pronuncia, la rivendicazione di una certa autonomia in quello che è il mondo del jazz contemporaneo. Si avverte che ha studiato con Lee Konitz, da lui esplicitamente ringraziato nei credits del disco insieme a John Zorn, che lo invitato allo Stone, mitico locale dell´avanguardia di New York. Tabnik resta nella tradizione del jazz, così come i suoi due accompagnatori, eppure riesce a trasmettere un messaggio originale insieme ad una assoluta maestria nel gestire l´improvvisazione. I tre sanno integrarsi e presentarsi al pubblico una precisa identità di gruppo, originali come strumentisti singoli e come trio: non si fa fatica a distinguerli dai colleghi! Il primo disco è registrato in studio, il secondo invece è un live allo Stone e come per quello in studio è costituito da un paio di brani improvvisati all´istante e poi di seguito la suite Symphony for Jazz Trio / A Prayer for Peace. Le due versioni, live ed in studio, hanno il loro fascino e ognuno può preferire l´una o l´altra. Con improvvisatori del genere ogni brano può essere eseguito tantissime volte ed ad ogni nuova esecuzione ci sono nuovi aspetti che vengono messi in evidenza. Accanto al loro messaggio di pace resta la bellezza di queste esecuzioni e l´originalità della musica, che fa sì che difficilmente le si dimentichi.
Label: New Artists Records
Anno: 2013
Tracklist
CD #1 Studio Set
Improvised Tunes
01. Unfasten Your Mindbelt
02. Let’s Go!
03. Streaming
04. Toroid Affair
05. Luminosity
Symphony for Jazz Trio:
A Prayer for Peace
06. Drum Call
07. The Call for Liberty and Justice for All
08. Homeless
09. What About the Homeless?
10. Prayer
11. A Prayer for Peace
12. Recapitulation:
No Alternative to Peace & Justice
CD #2 Live at The Stone, NYC
Improvised Tunes
01. Smile My Baby
02. Linearity
Symphony for Jazz Trio:
A Prayer for Peace
03. Drum Call
04. The Call for Liberty and Justice for All
05. Homeless
06. What About the Homeless?
07. Prayer
08. A Prayer for Peace / Recapitulation:
No Alternative to Peace & Justice
09. Duly Noted
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