Liars
Dopo i concerti autunnali la XXIII stagione di Musica 90 entra nel vivo con un cartellone di sei concerti che celebrano l’amore per la musica e le sue molte sfaccettature, per le aperture alle suggestioni diverse vicine e lontane, che portano in città artisti amatissimi e musicisti straordinari. Si aggiunge ai concerti annunciati quello degli americani Liars, ancora al Cap 10100 il 30 maggio per presentare WIXIW (Whish you) pubblicato nel 2012, il disco più provocatorio, sconvolgente e significativo fra gli ultimi di questa band culto, iconoclasti artisti indie-noise-experimental. WIXIW è il sesto album dei Liars (Angus Andrew, Aaron Hemphill, and Julian Gross). Al tempo stesso un riassunto delle poetiche della band fino ad oggi e una rottura totale da qualsiasi altra cosa abbiamo mai sentito precedentemente. “If we aren’t confusing ourselves with what we do, then we’ve failed.”, commenta Andrew. Da venerdì 1 febbraio al Teatro Astra (ore 21) torna anche il progetto Icone di e con Massimo Giovara. I grandi eroi della musica contemporanea reinterpretati attraverso la lente di ingrandimento della letteratura che li ha ispirati. Ecco il cartellone degli altri cinque appuntamenti da non mancare.
Il Cap 10100 sarà la sede di un concerto cult il 12 febbraio 2013: in arrivo a Torino, dopo un periodo di assenza, la Jon Spencer Blues Xplosion per la presentazione di un nuovo dirompente album. Ancora jazz di grande livello al Colosseo il 13 marzo 2013, quando Stefano Bollani presenterà il suo Danish Trio. Il giorno dopo, il 14 marzo, al Cap 10100 arrivano gli americani Matmos in tournèe per presentare un disco raffinato e coinvolgente frutto di una ricerca su fenomeni di telepatia e di alterazione della percezione. Sarà proposta una produzione originale intitolata Air Effects curata da due musicisti torinesi, Simone Bosco e Riccardo Giovinetto con un ospite d’eccezione l’artista elettronico Christian Fennesz (CAP 10100, 23 aprile 2013). Ultimo fra gli appuntamenti al Colosseo è il 16 maggio quello con grande jazzista africano Hugh Masekela.
Commenti Recenti