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feb 03

Claudio Filippini – Facing North

Solo a vedere questo CD ci si rende conto che è una vera produzione, di quelle che oggi diventano sempre piú rare in Italia. Un pianista su cui investe la casa discografica, un vero produttore – Ermanno Basso – che capisce il suo momento di crisi mentre gira sempre intorno alle stesse cose e lo porta ad incidere a Ludwisbug in Germania insieme a due grandi sidemen. Sono gli ingredienti del disco, così per essere sintetici. Il booklet con le liner notes intorno alla session, la carta di lusso su cui sono state scritte, le foto. Ci si rende conto di trovarsi di fronte a qualcosa che già in partenza ha una sua logica non affidata al caso e quando poi la musica dà l´impressione che tutto scorra senza affidarsi alla routine, spesso in agguato in situazioni di questo tipo, non resta che fare i complimenti a tutti. Claudio Filippini, il pianista, non è un nome nuovo nel catalogo CAM, così come non lo è il veterano (ormai storiche le collaborazioni nei gruppi di Keith Jarrett, Jan Garbarek, Michel Petrucciani, Charles Lloyd) contrabbassista svedese Palle Danielsson, mentre il batterista finlandese Olavi
Louhivori
è un talento conosciuto in patria. Cinque giorni di registrazione e quel che è spuntato fa davvero onore ai tre: un disco di un trio che fin da adesso semba una produzione di quelle che hanno l´aria di un classico, un momento magico sviluppato in studio in cui tutti, dai musicisti al produttore ai tecnici del suono erano in stato di grazia. Dieci brani e cinquanta minuti compatti, divisi tra standards e composizioni originali di Filippini. Ovviamente si guarda al Nord, sia per i sidemen coinvolti che per il tipo di jazz proposto, in ogni caso senza troppe smancerie e strizzate d´occhio ai “neomelodici” che semplificano la musica di Jarrett per le masse. Il talento qui è tanto, e basta un´esecuzione come Scorpion Tail per rendersi conto del valore dei tre. Palle Danielsson è un grande e lo dimostra ad ogni nota, il batterista si inserisce perfettamente nel flusso sonoro e Filippini sa stare al gioco, senza grandi sfoggi di virtuosismi o una pronuncia troppo classicheggiante, è semplicemente se stesso e sa inoltrare al pubblico il messaggio che vuole trasmettere.

Label: Cam Jazz
Anno: 2012

Tracklist

01. Nothing to Lose
02. Scorpion Tail
03. Facing North
04. Landscape
05. Sonatina
06. Embraceable You
07. God Only Knows
08. Chasing Pavements
09. Soaking and Floating
10. Modern Times

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