Dal loro esordio nel 1985 ad oggi, è andata delineandosi una maturazione stilistica. E da traduttori italiani di un suono prettamente anglofono, oggi i Bohémien si riscoprono più legati alla tradizione della canzone d’autore italiana, con la stessa particolare cura dei testi e delle strutture musicali, pur nel pieno rispetto dell’immaginario iconografico “steampunk” che da sempre li caratterizza. L’impronta è la stessa: tra le radici troviamo il post punk e la new wave ma il sound è originale e unico, un vero e proprio marchio di fabbrica, fatto di chiaroscuri, tra suggestivi intrecci melodici ed impetuose virate drammatiche, che li ha portati ad esibirsi più volte anche all’estero, nonostante abbiano scritto canzoni sempre in italiano.
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MusicZoom: recensione dell’album omonimo dei Bohémien | RBL Music Italia
20 febbraio 2013 a 17:52 (UTC 1)
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