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feb 14

L’alba di Miss Chain & The Broken Heels

Miss Chain & The Broken Heels

Dopo 4 singoli esauriti in un batter d’ali (Common Shell, Boys and Girls, Lie e il recentissimo Rainbow), un album già in ristampa per una delle più prestigiose etichette power-pop, recensioni entusiaste di qua e di là dell’oceano, due tour americani e svariati tour europei riecco Miss Chain & The Broken Heels. The Dawn, il loro nuovo album è infatti in uscita il prossimo marzo. Eravamo rimasti con A Bittesweet Ride, il fortunatissimo LP uscito due anni fa per Screeming Apple/Burger/Sonic Jett Records che li ha portati a suonare in mezzo mondo. Miss Chain allora cantava i pensieri agrodolci del suo essere venticinquenne. Ora, a due anni di distanza la ragazza è diventata donna, il viaggio è diventato alba, mutamento, rituale di passaggio. I pensieri sono diventati un flusso indagatore che mescola luci e ombre, ragione e spiritualità, demoni e speranze, spingendo le melodie oltre i canoni del rock’n'roll e del garage come lo conoscevamo fino ad oggi. Il disco è il frutto del lavoro fatto dalla band assieme al produttore Pierluigi Ballarin (The R’s) al T.U.P. Studio di Brescia. Due settimane di prese dirette, il fascino delle registrazioni su nastro e la gioia di potersi rinchiudere in uno studio e sperimentare, ci regalano un suono caldo, denso, avvolgente: un disco vasto per sonorità e complessità, così profondo che a volte ci fa mancare la luce e ci si ritrova con gli occhi chiusi, completamente immersi in questa miscela di country, rhythm’n'blues, pop e cori beatlesiani ma allo stesso tempo avvolti dalle atmosfere sognanti, oniriche, alle volte persino psichedeliche.

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