E’ sul finire del 2009 che i torinesi The Hollyhocks (Mattia Pafundi, Giorgio Rinaldi, Paolo Gallicchio, Gianluca Sivieri) cominciano a far girare il loro nome. La band, infatti, concentrandosi su un sound dalle tinte post punk/new wave (sporcato spesso anche dall’elettronica), salgono alla ribalta grazie ai loro concerti intensi e carichi di energia. I quattro musicisti, raggiunto questo primo traguardo, non perdono tempo e, registrato un primo ep nel 2011 (A Place To Hide, TDMC Records), inanellano una fortunata serie di date, esportando il loro nome non solo al di fuori della propria città, ma addirittura oltre i confini nazionali (in particolare in Inghilterra). Nel 2012 arriva il momento di fare il passo successivo: riducono l’attività live e si concentrano sulla stesura di nuovi pezzi; è così che si arriva a Pop Culture (2013, TDMC Records), il loro primo album. Il disco, caratterizzato da ritmiche sempre in primo piano, chitarre e synth in bilico tra shoegaze e pop, voce ben calibrata e mai indecisa, propone nove brani carichi di energia e passione, entrando sotto pelle e scuotendo anche l’animo più duro e freddo. Ad anticipare il lavoro è la più che accattivante Drowning Boulevard, il cui video sta già riscuotendo ottimi riscontri per quanto riguarda visualizzazioni e giudizi. Qui il link Youtube al video.
mar 01
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