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mar 02

Matmos a Torino

Matmos. Photo James Thomas Marsh.

A distanza di cinque anni dall’architettura concettuale di Supreme Balloon, il duo di San Francisco, realizza ancora una volta un progetto di raffinata ricerca, fatto di tribalismo elettronico, suoni dei più svariati strumenti, anche assolutamente non convenzionali, macchine lanciate in un fiammeggiante cyberspazio, rumore bianco che viene del subconscio. Nel pieno di una sfavillante XXIII Stagione Musica 90 presenta, giovedì 14 marzo al Cap 10100 dalle ore 21, il concerto del duo americano Matmos, proprio quando MC Schmidt e Drew Daniel celebrano i primi vent’anni come partner musicali con il nuovo album The Marriage of True Minds, appena uscito.
I Matmos, ai fini della costruzione dell’album, hanno usato un vero e proprio esperimento psicologico sulla telepatia, il cosiddetto Metodo Ganzfeld, ma con una variazione musicale: i soggetti sottoposti al test sono stati messi in uno stato di deprivazione sensoriale coprendo loro gli occhi e facendo ascoltare in cuffia il “rumore bianco”, mentre Drew Daniel ha tentato di trasmettere telepaticamente il concept del nuovo album. Durante questi esperimenti psichici ai soggetti è stato chiesto di descrivere le sensazioni e le immagini elaborate dalle loro menti, e le trascrizioni sono diventate una sorta di partitura che è stata poi utilizzata dai Matmos per produrre musica. Se un soggetto canticchiava qualcosa, è diventato una melodia, le immagini visive hanno suggerito idee di arrangiamento, strumenti, o materia prima per un collage, se un soggetto ha descritto un’azione, i membri della band hanno dovuto replicarla e trasformare in musica i rumori generati dal processo di rievocazione.

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