La storia degli Oregon è quella di una band che ha superato i quaranta ani di età, superando tutti i colleghi, che sia rock o jazz. La loro musica è partita negli anni `70 con esecuzioni che mettevano insieme folk e jazz, musica indiana e musica classica, un misto di suoni ed atmosfere che ha incontrato il favore del pubblico durante tour in tutto il mondo. La formazione è rimasta la stessa negli anni e dopo la tragica scomparsa di Colin Walcott in un incidente stradale nella ex Germania Est c´è ora il batterista e percussionista Mark Walker, uno che ha suonato con successo nei gruppi di Paquito De Rivera (due Grammy, l´ambito premio dell´industria musicale in USA) e Michael Camilo, Patricia Barber, ecc. Gli altri sono Ralph Towner alla chitarra, tastiere, pianoforte, Glen Moore al cotrabbasso, possessore di uno strumento storico con tre secoli di musica alle spalle (stupefacente Moot con l´introduzione all´archetto) e Paul McCandless a oboe, sax soprano, clarinetto basso, flauti. Dalle incisioni per la Vanguard a quelle per la ECM fino alla Cam Jazz italiana, il cammino della band americana ha sempre trovato dei produttori che li hanno aiutato durante il loro percorso in quanto collettivo. Come sempre Ralph Towner è un prolifico autore ed ha scritto nuove composizioni, inoltre nel brano che dà il titolo al disco o in Mirror Pond si dimostra un ottimo pianista, in sintonia con le moderne tendenze dei più giovani colleghi e ben supportato dal batterista, piuttosto originale nelle sue evoluzioni. La loro musica, il suono del gruppo, ha lasciato ua traccia nel jazz contemporaneo. La chitarra acustica di Ralph Towner, oppure il sax soprano di Paul McCandless sono un marchio di fabbrica, così come le loro esecuzioni, in cui gli strumenti acustici trovano a volte strumenti elettronici (Stritch) in un continuo dialogo fra culture ormai, dopo decenni insieme, risolto nel migliore dei modi. La registrazione presso gli studi Bauer in Germania è di altissimo livello, insomma è spuntato un disco dietro il quale c´è un grosso sforzo, produttivo e creativo, che per ora è il punto di arrivo di una band straordinaria.
Label: Cam Jazz
Anno: 2012
Tracklist
01. Bibo Babo
02. Tern
03. The Hexagram
04. Creeper
05. Jurassic
06. Family Tree
07. Stritch
08. Mirror Pond
09. Moot
10. Julian
11. Max Alert
12. Carnival Express
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