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mar 24

Alfonso Deidda & Cuban Stories – Nuevas Huellas

La musica del gruppo intorno al sassofonista Alfondo
Deidda
è da diversi anni in evoluzione: le sue storie
cubane risalgono al 2004, ma poi credendoci veramente, ascoltando cosa succede in giro, il progetto si è andato delineando cambiando esecutori
e attingendo al grande patrimonio del jazz contemporaneo con intelligenza. Ecco quindi un disco che arriva soltanto ora, maturo anche per varcare l´oceano, che invece che fare musica sudamericana ricalcando i modelli di moda, riesce ad arrivare dove altri musicisti, come David Sanchez o Miguel Zenon, hanno già lasciato qualcosa di interessante. Non
è poco, se si considerano le ben altre capacità economiche a disposizione che si muovono per
produrre la musica di questi due sassofonisti. Gli assoli di Deidda si fanno ascoltare con piacere, che vada con il suo sax alto su scale modali o al flauto o al sax soprano, o ancora al sax baritono. Un multistrumentismo fatto facendosi sedurre dall´atmosfera del brano, in
sè logico e stringente. Ad ogni brano lui ed il gruppo inventano sempre qualcosa. I ritmi cubani spadroneggiano
in AfroCuban Stories e subito dopo su Cuida Mi Alma e Jaque Mate arriva il suo sax soprano così intenso insieme ai cori che fanno tanto il Pat Metheny dei dischi degli anni `80, oppure Océanos di Dave Binney. Il gruppo sa deviare la rotta ad ogni brano e Diedda sa “costruire” il disco brano dopo brano rivelandosi un ottima guida con un innato senso per la leadership, dalle idee precise e dalla grande cultura riguardo quello che è il jazz contemporaneo. La band lo segue a dovere, ad esempio le tastiere elettriche di Alessandro La Corte, che si trovano a loro agio con il pianoforte sintonizzato sui ritmi sudamericani di Julian Oliver Mazzariello. A completare il gruppo ci sono Antonio Luise al basso elettrico ed al contrabbasso, Gerardo Palumbo alle percussioni congas, bongos, timbales, batà. Non mancano gli ospiti, Giovanni Imparato alle voci e batà, Lello Carotenuto al trombone,
Gabriele Stotuti alla tromba. Tutto l´album è talmente compatto, quasi un puzzle da cui è impossibile levare i pezzi senza rovinarlo, che è difficile scegliere dei brani per rappresentarlo. Sin Verte Más in cui è al sax baritono ed al flauto è un altro brano perfetto, anche nell´uso della tecnica in studio per mettere insieme i suoi strumenti che dialogano contemporaneamente. Si chiude con Epigraph, una ballad eseguita al sax baritono insieme al pianoforte, sognante e liquida. Perfetto epilogo di un disco che ha tutte le qualità per farsi notare oltre i confini nazionali.

Label: Dodicilune

Year: 2012

01. …y Tu?
02. Bryan’s Home
03. Dialogue
04. Afrocuban Stories
05. Cuida Mi Alma
06. Jaque Mate
07. Behind a Mirror
08. Nuevas Huellas
09. Tu Retrato
10. Sin Verte Más
11. Epigraph

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