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mar 25

Nature – Forget the Theory

a cura di Christian Panzano

Circostanze suburbane e sperimentazione che diventa paradossalmente agile sequenza matematica. Scopriamoli insieme questi Nature, per svelare cosa significhi insistere per minuti e minuti su un lavoro che accetta di imbrigliare la natura alla materia creata (Mic check) con preamboli suscettibili di fusioni, tra jazz e blues, senza strani fronzoli (Hard time killing floor blues), e che pare aver metabolizzato una tradizione musicale americana. Eppure parliamo di un quartetto capeggiato da Kevin Higgins al basso, che con gli Stati Uniti poco c’entra se non per interposta cultura, poichè l’ identità dei musicisti in questione è irlandese. A maggior ragione la fregola di sentire le prime misture di Forget the theory è tanta. Un elemento cromatico che s’impone all’udito è il free jazz vocale (in The techno tent, Extraordinary vibe) che richiama assonanze note (Torrini , De Vito, Marcotulli) e altre meno (Abbey Lincoln, Jeanne Lee). Un po’ troppo scarno e poco abitato a mio avviso il sottobosco blues, che si rilassa solo al quarto minuto di in The techno tent, fallendo nel tentativo di creare un tappeto sonoro ai timbri dell’ugola. Resonance è un po’ fiacca, un groviglio orientaleggiante che troppo presto si scopre dopo due virate nel free comode, comode. Proseguendo, affiorano anche crossover un po’ più estesi che sposano tensioni acid (I remember you) e dub (Step up to the dubplate). l’espressionismo vocale sul finale stanca un po’ ovalizzando le ambientazioni, trattenendo troppo il fiato, restringendo le riprese sempre vocali. Tutto sommato Forget the theory non dispiace, ma nemmeno entusiasma. Diciamo che il progetto Nature rinfresca la memoria di chi dimentica che applicazioni sicure come il free/acid jazz appaiono compositivamente dei perfetti monoliti di musica giocata e suonata a livelli di massima esperienza. Acustronica, label di riferimento, sta lì ogni tot a ricordarcelo. La net label umbra coordinata da Massimo Discepoli si dimostra sovente attenta alla buona musica, alla tecnica e ai percorsi tematici. Lo sottolineano le recenti produzioni su Claudio Nunez e McGuffin electric. Ancora una volta ci ripetiamo, ma è veramente un bel progetto da conoscere e sostenere.

Anno:2013
Label: Acustronica

Tracklist

1 Hard time killing floor blues
2 Mic check
3 In the techno tent
4 Extraordinary vibe
5 Resonance
6 I remember you
7 Step up to the dubplate

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