a cura di Christian Panzano
Emoziona questo piccolo gioiello di psych pop uscito dalla mente felice di Giuseppe Calignano. Per lui è un momento d’oro e speriamo che l’uscita di questo Wash your blues away, per i Dischi del minollo, possa aggiungere fortuna alla buona sorte di questi anni compositi di ispirazioni devozionali e buone combinazioni musicali. La ragione sociale scelta è, come è stato per il disco di debutto, Brain olotester, che nella pratica scientifica è un elettroencefalografo computerizzato che consente di misurare la sincronia cerebrale tra i due emisferi e l’attività delle onde alfa (attività affettiva), delle onde beta (attività mentale) e delle onde delta/theta (attività inconscia, istintiva e somatica) (vedi anche www.kirone.it). Insomma un marchingegno in grado di alleviare i dolori e ricercarne un antidoto. Già questo direbbe molto sull’estetica di Calignano & co. che per l’occasione di Wash your blues away sono soprattutto Paolo Bergese degli Airportman che ha prodotto le undici tracce, alcuni degli Airportman stessi, Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, Roncea, compagno di scuderia e tanti altri. Abbastanza lineare fra l’altro il percorso di questo cantautore che dopo l’esperienza Muzak preferì rinchiudersi in una ricerca personale, ottenendo con il primo album omonimo un ottimo successo di critica. Questo secondo lavoro ne conferma la vena ispirata, il candore delle armonie e lo spessore della produzione. L’evoluzione dell’elettroencefalografo si sviluppa in uno studio raffinato che porta la psichedelia per come la conosciano noi ad esplorare il terreno di certe tecniche che ricordano Il canto dell’Om e la contemplazione, vibrazioni primordiali minimal, finendo per elaborare un piano di tessuti folktronici dal bell’impatto sonoro. L’artista salentino inizia un dialogo sui concetti di suono per decifrare mondi lievemente lontani. Su questo piano logico può essere accolto il timido inizio di Before and after the library information systems e The queen, the rose and the moon dove le modulazioni delle corde sono ponderate e basate su semplici accordi allungati che ricordano i Fleet foxes o meglio ancora un Bill Nelson acustico degli inizi. In Lazy man la psichedelia diventa congenita e rumoreggia con la voce volutamente inprecisa. Four years ago e The sad ballad of Mr. Spaceman sono frugali timidezze che portano alla promozione piena di questo secondo lavoro. Bravi i dischi del minollo e bravo Giuseppe Calignano.
Anno: 2013
Label: I dischi del minollo
Tracklist
1-Before and after the library information systems
2-Unexpected revelations
3-The queen, the rose and the moon
4-A day in 1999
5-My timeless present
6-Her love makes me feel so good
7-The sad ballad of Mr. Spaceman
8-Four years ago
9-Remember me
10-Lazy man
11-Wash your blues away
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