Il secondo album del contrabbassista israeliano, residente in USA, Daniel Ori è un piccolo gioiello di musicalità e coerenza, giocato su melodie molto accattivanti fin dall´inizio dell´album, il breve Back It Up. Subito dopo Cyprus eseguita dall´intero quintetto mostra un´altra bella melodia e la classe dei singoli del gruppo, dando subito l´idea che da ora in poi ascolteremo un lavoro molto coeso. È così infatti, grazie alle sue ottime doti di organizzatore di musicisti piuttosto diversi fra loro, come il sassofonista tenore Mark Turner e la chitarra acidula del chitarrista israeliano, ma residente in USA, Oz Noy. A completare l´eccellette pianista Sam Barsh ed il batterista Ziv Ravitz. Le composizioni e lo svolgimento dei brani di questo contrabbassista si ispirano al mainstream americano degli ultimi anni, Joshua Redman, il Mark Turner qui presente, Brad Mehldau. Il suono morbido delle sue corde si può apprezzare nell´assolo su This Is Home eseguito in trio con piano e batteria, mentre su Roseland, anch´esso in trio, si mette in mostra al basso elettrico. Ottimo A Short Story con la sua melodia molto europea e lo splendido lavoro dei solisti. Le due ballad Inability to Sleep e Shapes sfuggono ai canoni ed alle forme del genere. Senza il sax tenore di Mark Turner, Sam Barsh nella seconda lascia il pianoforte e passa alla melodica ed il tutto si gioca sui toni allucinati della chitarra, nella prima il suono così lirico del leader introduce il tema, Mark Turner è autore di un intenso assolo e la chitarra in sottofondo introduce un elemento spiazzante che dà un fascino ancora più speciale all´esecuzione. È un disco che cresce ad ogni ascolto ed ogni volta si scopre un nuovo aspetto.
Label: Blu Jazz
Anno 2013
Tracklist
01. Back It Up
02. Cyprus
03. This Is Home
04. A Short Story
05. Emuna
06. Inability to Sleep
07. Roseland
08. The Search
09. Shapes
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