Small Giant è un progetto solista nato dall’artista toscano Simone Stefanini già chitarrista dei Verily So. Questo suo primo album, Now We’re Gone, è un nostalgico lavoro di rivitalizzante synth-pop, con delicati e trasognanti caroselli di sonorità melodrammatiche. Nei suoi brani non vi sono particolari virtuosismi e perfezionismi, ma l’ambientazione è genuinamente malinconica, qualcosa che è ai confini con gli esperimenti popolar futuristici degli Human League, le tecniche shoegazing degli Slowdive, il dream-pop dei Costeau Twins e le suite celestiali dei Sigur Ros. Il punto debole di questo album è che, la sua, è una scienza di suoni ciclici e battiti sincopati che tende a restare intrappolata nelle sue stesse premesse, pur riuscendo ad erigere un piacevole connubio tra la new-age e la disco-music. I bisbigli ipnotici e miti del disco scivolano senza attrito su superfici levigatissime e i suoi ritornelli vellutati si infilano nelle maglie della drum-machine. Basta lasciarsi travolgere dalle sue spirali armoniche per rendersi conto che l’universo di Small Giant è popolato di sogni, nostalgia, malinconia; gli effetti sono fusi in flussi omogenei di suoni solenni in una sorta di “sogno elettrico”.
Label: Fairy Sister
Anno: 2013
Genere: Electro melancholy-pop
Track-list:
01. We Were Fuckers
02. The Night Apollo Died
03. The Other Me
04. Murakami
05. Divisi
06. Another Way to Die
07. Neverending Story
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