Fino ad un paio di giorni fa, devo di certo esser stato uno dei pochi viventi, in Italia, a non aver mai sentito parlare degli Hank!, o meglio: non prima di questa loro ultima fatica discografica.
Eppure, cercando in rete informazioni sul loro conto, se ne scoprono di “tutti i colori”: in attività dal 2008, un EP di buon successo pubblicato nel 2010, oltre 120 date qui e là per la Penisola in compagnia di Nicolò Carnesi … insomma, ne hanno macinata di strada questi quattro ragazzi siciliani!
Così, per sopperire alle mie ovvie mancanze, sono andato ad ascoltarmi il precedente Piedali (complimenti per il titolo, davvero), apprendendo la lezione di quelle fulminanti sei canzoni come l’anticipazione di ciò che mi avrebbe riservato Atti pubblici in luoghi osceni, primo full lenght della band in questione.
Gli ingredienti che avrebbero reso famosi gli Hank! erano già tutti contenuti lì: ironia dissacrante, dileggio, scrittura in bilico fra l’irrealtà e la serietà ed una sana spruzzata di bordate rock and roll, senza mai distaccarsi troppo, però, da quell’impostazione popular capace (forse) di veicolare nel migliore dei modi il messaggio lanciato dai nostri.
Atti pubblici in luoghi osceni, pertanto, riprende la posa del precedente lavoro, ampliandola nei modi e nella durata, consegnandoci un lavoro fresco e divertente, per quanto non memorabile.
L’orecchiabilità è senz’ombra di dubbio la carta vincente del four act siciliano; una capacità, questa, davvero preziosa ed invidiabile (anche in fase di scrittura dei testi), specie laddove è proprio l’originalità a costituire l’elemento portante della propria proposta sonora.
Eppure, nonostante l’ottima “confezione”, il disco non sembra smarcarsi da se stesso, non sembra, cioè, offrire quella “perla” capace di veicolare l’intero lavoro nella dimensione della “memorabilità”, preferendo quasi unicamente accontentarsi proprio di quell’orecchiabilità che si era tanto elogiata.
Un po’ di lavoro in più e ne sentiremo davvero delle belle, dagli Hank! … continuare sulla strada de Le lucertole, io credo, potrebbe davvero essere il punto di svolta d’una band che ha realmente qualcosa da dire.
Tracklist
01. A.P.L.O.
02. La realtà
03. Le lucertole
04. Il ministro
05. Maledettissima consonante
06. Aloha
07. Salvador
08. Molto triste, poco pop
09. Vivo male
10. Fase Rem
Anno: 2013
Genere: Rock / Pop
Etichetta: 800A Records
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