Dalla Serbia agli Stati Uniti, una salto al buio oltre l´Oceano per il batterista serbo Marko Djordjevic che si è alla fine rivelato giusto. È un grande batterista, come ha dimostrato nei suoi dischi e su questo ultimo in particolare, con dei sidemen americani di grande livello, su tutti il sassofonista tenore Eli Degibri, spesso con i grandi nomi del jazz contemporaneo, impegnato in tre brani. In altri tre brani c´è un altro giovane sassofonista tenore, Tivon Pennicott anche lui molto bravo e con uno stile più “ruvido” dell´affermato collega di origine israeliana. L´altra metà dei brani è eseguita in trio insieme a Bobby Avey al pianoforte e Desmond White al contrabbasso. La musica di origine modale, come ormai si usa, è eseguita da musicisti molto bravi tecnicamente, continuamente propulsi da un batterista dalla capacità tecniche infinite. È lui che alle spalle agita le acque mantenendo la base ritmica in continua agitazione ed allo stesso tempo la musica molto vitale. Anche quando sembra che la musica vada verso momenti più lirici e tranquilli in trio, ad esempio sul finale Svetlana Swinging on a Summer Evening o sul bel tema di Which Way Is Down eccolo lì a sfornare ritmi, a soprendere per tutto quello che riesce a comunicare senza assolutamente sovrastare la musica. In mezzo alla musica modale di marca americana spunta qualcosa di europeo, il trio di Svetlana, molto poetico, o il ritmo balcanico di Home Made. Nel complesso un gran bel disco, in cui belle esecuzioni ed un grande batterista vanno a braccetto.
Label: Goalkeeper Recods
Years: 2013
Tracklist
01. Heart Bop
02. Which Way Is Down
03. Svetlana
04. Ten Large Serbians
05. Home Made
06. Something Beautiful
07. 2007
08. Chimes
09. Flaxy World
10. War Song
11. Celebration
12. Svetlana Swinging on a Summer Evening
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