Psychedelic Circus, an introduction
Tre sole tracce nel debutto dei Black Market Karma. Un EP del 2008 decisamente esplosivo, che ci fa sgranare le orecchie al primo impatto acustico. Stan (voce e chitarra), Mike (chitarra), Josh (basso) Dami Losko (batteria) e Sam (chitarra ed altro, aggiuntosi al gruppo da poco) vengono da Londra (South East London per la precisione), e ci immergono nel loro flusso psichedelico come biscotti da inzuppare nella loro tazza musicale. La presenza di tre chitarre ci sommerge di suoni allucinati, dilatati dal ritmo lento e dalla ottima produzione che guarda con nostalgia atavica agli anni’60. Take What You Get coinvolge l’ascoltatore immediatamente per il suo approccio corale, e la variazione finale rende più interessante la prospettiva futura di questa giovane band. It’s gone invece è una ballata psichedelica che richiama la dimensione onirica dei Brian Jonestown Massacre, per poi lanciarsi in una sfuriata elettrica senza tempo e spazio delimitato. Lontano da qui. Esercizio da ripetere più volte.
L’ultima traccia invece scopre a nudo le radici britanniche del gruppo: Fall sembra un pezzo degli Happy Mondays, coverizzato dagli Oasis che lo scevrano della sua componente disco per aggiungergli il chitarrone di Noel. Ottimi gli stacchi, con il rock che prende il sopravvento verso la parte finale del pezzo. Solo tre tracce, ma vi assicuro che il giudizio non può che essere eccellente, sia per la produzione che per le doti. Anticipazioni ripetute confermano che il 2010 potrebbe essere l’anno giusto per il loro album di debutto: noi aspettiamo all’angolo del mercato nero in attesa spasmodica.
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