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ago 27

Speedy Ortiz – Major Arcana

a cura di Max Sannella

Non ci vuole molto a capire che la bella vocalist Sadie Dupuis, del quartetto americano degli Speedy Ortiz, porti la sua infatuazione per i Pavement a livelli industriali, ci si accorge in ogni passaggio di questo disco di debutto Major Arcana, un condensato elettrico che ha la movenza imperiosa di un varano imbottito di reminiscenza Ninenties (Sleater Kinney su tutti) abbronzata ai calor bianchi psichedelici in certi modi vintage e rapportati con le esigenze espressive dell’alternative, in poche parole un disco, una tracklist fumosa quanto tosta, lontana dalle miracolistiche innovatrici ma tuttavia di spessore nei riguardi dell’underground a stelle e strisce, in questo caso newyorkese. Non hanno molti debiti putativi se non i sopracitati, la formazione si gioca la riconciliazione mai pattuita tra l’oggi e l’epoca sonora di quei – appunto – anni Novanta che pretendevano sostanza all’estetica, e i nostri non sono da meno, una carica e una esecuzione totale che “acchiappa” al volo amanti e neofiti di una certa “melodia di pedaliere” compresse e una lirica “strafatta” che ricorda vagamente l’alito pesante e il trucco sfatto di una Courtney Love d’antan, ma è una certa onomatopeica di rumori distorti a fare la parte del leone durante l’ascolto incollato – più o meno – di questo official che lascia comunque scie e segni del suo passaggio stereo.
La loro è una poetica storta, amara e grintosa, chitarre fuzzate con energia e ritmiche altalenanti che si inseguono senza darsi pace, un forte tributo rock indipendente che ha i suo bordoni acuti nelle sbornie di watt di Tiger Tank, Cash Cab o nella titletrack, mentre per momenti e dinamiche aggraziate, “eufemismo”, bisogna intercettare i pensieri stravolti di Hitc, l’innocenza destabilizzante della ballata Gary oppure la chiacchiera voluminosa che Plough spara in elevazione.
Forse per la loro consacrazione bisogna aspettare ancora qualche cosa in più, ma senza dubbio una formazione, una freccia ad alta tensione da tenere a mente e altrettanto stretta.

Label: Carpak
Anno: 2013

Tracklist:

1   Pioneer spine
2   Tiger tank
3   Hitc
4   Casper (1985)
5   No below
6   Gary
7   Fun
8   Cash cab
9   Plough
10 Mkvi
11 Speedy  Ortiz

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