Credo, senza ombra di dubbio, che con questo ultimo PiecesOfUsWereLeftOnTheGround dei bolognesi Joycut si è davanti al disco spacey italiano più influente di questi ultimi anni, o perlomeno al cospetto di un grande punto di riferimento per chi senza abitacoli o tute isolanti varca con le cuffiette stereo la soglia dello spazio senza fondo, a cavallo di quelle discipline visionarie e di quelle complessità strumentali che non fanno mai toccare terra, fisicamente e mentalmente. Elettronica e ossessioni aggregate fanno parte della nuova dimostrazione sonora che i Joycut legano a prese modulate e a ondate labirintiche che hanno anche un cuore caldo andando fino in fondo nell’esplorazione uditiva; registrato a cavallo tra Italia, America e Germania, il tracciato del disco è un ibrido esperienziale come pochi, elettrocosmica al servizio di piaceri al gusto di silicio, un cuore musicale caldo/freddo che vive di rendita propria, propulsioni e frame in assonanza continua, ambient, cosmogonica, brezze siderali e immensa arte creativa in una collana di brani impalpabili e altisonanti, il buon trip che ti fa allunare ovunque, senza gravità e con un ventiquattro pollici di visionarietà ottimale.
Bisogna “inforcare” cuffiette stereo, alzare il loud a palla, sdraiarsi su un divano o qualcosa di similare et voilà, il gioco è fatto, senza cinture di sorta potrete andare oltre quel consentito che il cervello possa ammettere, e l’ascolto di queste quindici tracce vi darà un passaggio per atmosfere e preludi da vivere anche senza l’ausilio di parole o concetti, per tutto il resto ci pensano i Joycut ad argomentare e mantenere a fuoco questo loro piccolo mito che ad ogni nuova uscita discografica risplende dei colori oscuri o bluette di un mondo parallelo che in fondo è il loro unico e sconfinato abbecedario universale.
I nostri continuano a cercare sempre nuove direzioni per la loro navigazione empirica, ed ecco che ritornano a convincere con nuove forme e altrettante liquidità post-wave e polveri lucenti di un qualcosa che comunque oramai è diventato un must, un marchio di fabbrica che fa sbavare d’invidia molti e molti altri ancora.
Happy Journey Guys!
Label: Irma Records
Anno: 2013
Tracklist:
1.Wireless
2. Domini
3. Individual routine
4. Drive
5. Dark star
6. 1-D
7. Funeral
8. Children in love
9. Kids kids kids
10. Neverland
11. Evil
12. Pieces of us
13.Save
14. Berlin
15. New poets
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