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set 09

Umberto Maria Giardini – Ognuno Di Noi E’ Un Po’ Anticristo

a cura di Jordan Vianello

Dopo l’esordio (con questo pseudonimo) pubblicato a Ottobre 2012, dal titolo La dieta dell’imperatrice, Umberto Maria Giardini inaugura la nuova stagione con Ognuno Di Noi E’ Un Po’ Anticristo (Woodworm/Audioglobe), questo il titolo emblematico ed evocativo del nuovo EP la cui uscita è prevista per il 20 settembre, cinque tracce inedite, che lasciano intravedere e anticipano quello che potrebbe essere il contenuto del prossimo album.
Cinque tracce, 27 minuti ma tante, tantissime buone idee molte più di quante se ne possano trovare in un intero LP scelto a caso fra tutti quelli delle nuove leve di cantautori italiani “cialtroni”.
Cinque tracce in cui emerge prepotentemente la natura dell’artista, le sue radici musicali, la componente psichedelica tratto distintivo di tutta la produzione del marchigiano unita all’eleganza decadente del suo cantautorato.Cinque tracce in cui si possono sentire influenze di post-rock americano alla Tortoise o addirittura del math rock dei Don Caballero o dei Battles soprattutto nella chitarra, lo strumento più riuscito, azzeccato e interessante di tutto il disco. Unite a tutto questo il canto di Umberto sempre ragionato, mai banale, teso, mutevole, dolce e salato e la magia prende forma e ti culla in un viaggio che parla italiano, ma non suona italiano.
Si parte con Fortuna, ora in cui Umberto reclama e urla poca confidenza con la dea in questione su un tiepido tappeto di percussioni che lentamente cresce creando una sorta di cavalcata noise morbida in principio e pungente nel finale. Con Oh Gioventù il disco mostra la sua essenza, un intrecciarsi di ipnotiche chitarre che sfocia in diverse soluzioni e alza sempre più la tensione….poi una pausa….il basso che detta legge e gli strumenti che ripartono con lui, si contorcono si lasciano e si ritrovano psichedelici, incalzanti, magnifici!
Ognuno ha la sua regina e quella dell’autore è una Regina della notte stesa nel suo letto, ne fa memoria e ce la racconta con una ballata dai toni surreali ricchi di poesia e malinconia, Omega rialza il tiro e ancora una volta le sei corde dettano legge, fanno muovere, “avrei potuto dirti tante cose, fermare il tempo e i giorni e invece attratto dal profumo della fica, ti ho lasciato andare via”, mai verità più grande fu scritta e coraggiosamente cantata, correte ad ascoltarla!
“Fiori di maggio, dovremmo aggiornarci per renderci conto gli impegni nel week end, ci vuole coraggio ma conto di averne a vagoni strapieni al binario della tua città ” inizia così Tutto è Anticristo, canzone di chiusura, una preghiera, un ricordo che non vuoi dimenticare, tu dimmi quando e tornerò, impreca Umberto, gli strumenti stanno cheti ad ascoltarlo gentili, comprensivi del suo disagio poi non si trattengono e regalano l’ultima svisata, cera lacca rossa a sigillare un EP di ottima fattura.
Il disco è finito, mi levo le cuffie e dalla cascina cool di fianco al parco il vento caldo spinge prepotentemente le note di una cover band dei Doors “Camon baby light my fire” intona e stona il Jim di turno. Ma quando la finiranno (penso) quando la finiranno!!!!
Scuotendo la testa rimetto le cuffie alzo il volume, Umberto Maria Giardini hai ragione tu ognuno di noi è un po’ anticristo!

Label: Woodworm
Anno. 2013

Tracklist:

1. Fortuna, ora
2. Oh Gioventù
3. Regina della notte
4. Omega
5. Tutto, è Anticristo

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