Le leggende del thrash metal a stelle strisce sono tornate: dopo un numero spropositato di appuntamenti live ed a distanza di ben tre anni dal precedente Relentless Retribution, i Death Angel, mostri indiscussi della scena heavy, tornano a spaccare timpani ed a macinare ossa con questo, incredibile, The Dream Calls For Blood, settima pietra miliare nella carriera di una band che, dal 1982 ad oggi, non ha mai smesso di far scuola.
Evitando la consueta panoramica sul gruppo in questione (ce n’è davvero bisogno?), dire di passare subito all’analisi di questo disco, da molti già acclamato come una delle migliori produzioni dell’intera annata 2013, è alquanto superfluo; beh … premendo play, il primo commento che vien voglia di fare è: WOW.
Ben lontani dalle atmosfere un po’ “addolcite” e sperimentali delle precedenti release, i Death Angel hanno deciso di tornare ai fasti del passato, dando alle stampe un lavoro più vicino all’attitudine old school d’inizio carriera, premendo fino alle convulsioni sul pedale dell’acceleratore e regalandoci un tripudio di aggressività e violenza allo stato puro.
Tecnicamente, i nostri sono ineccepibili come al solito e proprio questa perizia, insieme ad una ritrovata alchimia, si tramuta in un approccio frontale che non intende far prigionieri: The Dream Calls For Blood è un lavoro decisamente in – your – face.
Nessun innesto melodico, nessuna divagazione in stile The Art Of Dying: i Death Angel picchiano come fabbri dall’inizio alla fine.
Si prenda Left For Dead come esempio: dopo un piccolo arpeggio iniziale, atmosferico e d’apertura, ecco che la vera natura dell’opera si rivela in un’autentica macchina da guerra, rabbiosa ed aggressiva come poche altre in circolazione.
… e poi ancora, stop & go mozzafiato, cori adrenalinici, riff vertiginosi ed una sezione ritmica fra le più micidiali fra quelle oggi attive (solo le prime quattro tracce dell’opera in questione, Fallen sopra ogni altra, meriterebbero uno spazio tutto personale negli annali della storia del thrash metal, dalla sua “creazione” ai nostri giorni).
Un capolavoro, insomma; né più né meno.
Tracklist
01. Left for Dead
02. Son of the Morning
03. Fallen
04. The Dream Calls for Blood
05. Succubus
06. Execution – Don’t Save Me
07. Caster of Shame
08. Detonate
09. Empty
10. Territorial Instinct / Bloodlust
Anno: 2013
Genere: Thrash metal
Etichetta: Nuclear Blast
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