A già sentire il nome del sassofonista contralto e clarinettista basso Ben van Gelder si pensa al famoso produttore Rudy van Gelder, ed è un errore, perchè il giovane Ben è olandese, sebbene da alcuni anni, dopo avere vinto diversi premi in patria, abbia deciso di lasciare l´Olanda per spostarsi a New York. Qui ha messo insieme una band con suoi coetanei che ha già avuto un esordio discografico molto apprezzato nel 2011 e che ora con il nuovo album per la Pirouet si conferma fra le più interessanti del panorama contemporaneo. A rinforzare il gruppo, per lo meno su disco, nei brani Into Air It Disappears e Reprise ci sono due musicisti molto noti, il sassofonista tenore Mark Turner ed il contrabbassista Ben Street, ma ad ascoltare il disco si può tranquillamente affermare che questa band fa benissimo senza aiuto di nomi importanti, pur se Mark Turner ed il leader sembrano simpatetici quando suonano insieme. Gli altri musicisti sono il pianista Sam Harris, Peter Schlamb al vibrafono, Rick Rosato al contrabbasso e Craig Weinrib alla batteria. La loro musica non procede con rabbia o tempi velocissimi. C´è un’energia sottile che prevale nelle belle composizioni di van Gelder (soltanto il duo di sax e batteria di Yarnin` sembra completamente improvvisato), le linee all´unisono di vibrafono e sax, la batteria con ritmi inusuali, tutto contribuisce a rendere questa band qualcosa di unico, ormai rodata dagli anni passati insieme e con un preciso volto sonoro che la distingue da tutto il resto. Seguono la grande corrente del modern mainstream, ma la loro personalità è troppo spiccata per passare inosservata.
Label: Pirouet
Anno 2013
Tracklist
01. Introduction
02. All Rise
03. Crystalliine
04. Tribute
05. Into Air It Disappears
06. R.E.L.
07. Yarnin‘
08. Reprise
09. Evocation
10. August
11. Without Haste
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