a cura di Jordan Vianello
Il Quintetto Esposto nasce a Brescia nel 1956, in breve periodo si fa apprezzare in tutti i Jazz Club della penisola tanto che Buscaglione chiede a loro di partecipare alla registrazione del suo 78 giri Eri piccola così ma il quintetto è già in studio a ritmo serrato per la composizione del primo disco Naufraghi e rifiuta. Potrebbe iniziare così la recensione di questo ep, quattro semplici ma ambiziose e sincere canzoni che cercano di ripercorrere i cliché dello swing, del jazz e del soul bianco anni 60, accostandolo alla moderna canzone d’autore. Il tango di Gitana apre la pista da ballo, alza lo swing e infuoca il pianoforte, Per Elizabeth riprende il mood e ci corteggia fino allo sfinimento, la Ballata del Naufragio (più che attuale che mai) canta di povera e sfortunata gente in fuga per mare, Profughi chiude il disco, chiude il viaggio e stempera il clima col suo arrangiamento reggae, una zattera per tutti i bisognosi d’ironica malaventura. Il quintetto si espone di nome e di fatto; proporre questo genere pregiudica conoscenza, abilità e del talento superiore alla media, come dice l’Amico mio “la passione non basta” ; i musicisti a volte imprecisi, una registrazione approssimativa e la metrica dei testi non sempre perfetta tolgono la fluidità e la precisione necessaria all’ascolto di questo genere. Riescono comunque a convincere grazie alla bontà vocale di Matteo Caragioli, una sorta di moderno crooner che si prende la nostra confidenza e narra di Gitane, di viaggi e di fughe per mare, di speranza e di migrazioni senza però curarsi di quanto accade al suo fianco (purtroppo), già perché una maggior cura nei dettagli e una miglior coesione fra gli elementi farebbero del Quintetto Esposto il nuovo punto di riferimento per gli amanti del genere, ma credo sia una questione di tempo, d’altronde siamo solo nel 1956!
Label: Videoradio
Anno 2013
Track List:
1. Gitana
2. Per Elizabeth
3. Ballata del Naufragio
4. Profughi
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