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lug 11

The Record’s – Money’s On Fire

Rock’n’roll west coast anni ’60, ironiche dilatazioni musicali à la Beatles ed un pizzico di beneamata impostazione festaiola, ovvero : tutti gli ingredienti necessari per acclamare l’esordio su long playing dei bresciani The Record’s come un’inaspettata quanto meravigliosa ventata di novità capace di scuotere il concetto stesso del suonare rock in Italia (e, soprattutto, di farlo in maniera convincente).
Dopo l’eclatante esordio autoprodotto di Joyful Celebration, ep pubblicato appena un anno fa, la band sembra aver decisamente premuto il piede sull’acceleratore, portando la propria proposta musicale ad un livello di professionalità e convinzione tale da non sfigurare affatto al fianco di nomi ben più celebri dell’attuale panorama alternativo – indipendente musicale italiano, sostenuti (nel loro piccolo) da una politica distributiva che elude gli scaffali dei negozi, prediligendo la vendita online ed il commercio face – to – face direttamente nei concerti.

Money’s On Fire si apre alla grande con un pezzo deciso ed arrogante come Cannot Sleep : tirato, elettrico, duro, perfetto nel definire quanto si verrà poi a delineare nelle undici tracce successive.
Brani come Lockdown (Free As A Bird), Wet Dreams o Rudy (psichedelica quanto basta per far ballare l’ascoltatore sulla poltrona) non fanno che confermare il “sospetto” che la band ci sia, sia capace e lo voglia dimostrare senza lesinare colpi bassi (toccante, a proposito, la conclusiva Big Time Moaner, senz’altro l’episodio più quieto e rilassato dell’album), senza perdere quell’ariosità che, paradossalmente, dà spessore ed identità al progetto.
Aldilà della spensieratezza e dell’allegria di fondo di cui si riveste l’intero lavoro (nonché il gruppo stesso, abbigliato da un proprio personalissimo stilista incaricato di richiamare a dovere le atmosfere di Vivian Westwood) comunque, è evidente la volontà della band di fare dannatamente sul serio, di suonare per suonare, di non fermarsi alle semplici e schematiche definizioni di genere, canalizzando le proprie indubbie capacità in un prodotto finale che si contraddistingue per immediatezza d’ascolto, profondità musicale ed impatto sonoro avvolgente e trascinante.

RUDY’S A BIG BRAND !

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