Quel jazz italiano che ha trovato nella musica mediterranea una fonte di ispirazione e in fondo, anche di riappropriazione delle origini, trova un ottimo esempio in questo disco di Fabrizio Bai, che alla sua chitarra classica è accompagnato da Massimo Guerri al clarinetto ed ai sassofoni, Andrea Beninati al violoncello ed alle percussioni e Maurizio Costantini al contrabbasso. Belle melodie e ritmi trascinanti si alternano con perizia, così come Guerri con i suoi cambi di strumento dà varietà all´insieme. Fra i brani più interessanti Danzatori di pietra, dalla forte carica ritmica, oppure Banchetti d´oriente dai forti sapori esotici ed in cui sax si alterna come solista e come voce ritmica quando il violoncello prende un travolgente assolo. I quattro sanno come evidenziare le atmosfere suggerite dalle composizioni, è così che Àpres Midi appare come un brano lento e solare, con la voce così calorosa del sassofono tenore, intrisa di jazz ma accompagnata da un contesto ritmico piuttosto singolare per gli americani. Quello che resta, con un interessante assolo del leader, è invece un esempio del made in Italy che questa musica esprime. Gli ultimi due brani chiudono in bellezza l´album, su Frammenti il sax soprano è in evidenza e ondeggia accompagnato da ritmi che hanno visioni verso terre lontane. Ombre della sera è un brano notturno, quieto, che evoca nell´ascoltatore con un senso di malinconia, che presto svanisce quando si fa ripartire il disco ed appaiono di nuovo delle atmosfere gioiose e solari.
Label: Dodicilune
Anno 2013
Tracklist
01. Etruscology
02. Choro Toscano
03. Banchetti d´oriente
04. Danzatori di pietra
05. Àpres Midi
06. Quello che resta
07. Frammenti
08. Ombre della sera
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