In diretta esclusiva dalla Calabria, terra di musica, passione e colori, ed in una sorta di connessione privilegiata con le proprie, orgogliose, radici culturali, il “collettivo” Zona Briganti si presenta sulle scene musicali del nostro paese con un album, Ritmu Novu, carico di vibrazioni ed intensa partecipazione.
Di sicuro, non un lavoro facile, di rapida assimilazione, né tantomeno una pedissequa riproposizione in carta carbone di tante proposte sonore in bilico fra folk e tradizione, ma quel che di certo si evidenzia è il tentativo, interessante quanto originale (per quel che di ascoltabile, al momento, sembra occupare gli impianti stereo delle nostre dimore) di coniugare, in un’unica – ricercata – formula, la tensione del canto popolare con l’ibridazione tipica della world music (non sembra errato richiamare alla memoria alcuni lavori dell’ultimo Peter Gabriel).
Vincitori del Radici Etno Contest, i Zona Briganti racchiudono il segreto della propria proposta nel tentativo, forse (in alcune fasi) troppo disomogeneo, di conciliare, senza mai dimenticare la propria identità, la strumentazione “artigianale” dei cerimoniali calabresi con la freschezza dell’elettronica più spigliata.
Un tentativo, come già detto, quasi riuscito nella sua totalità, ma spesso vittima d’una eccessiva dose di (coraggiosa) sperimentazione, responsabile del condurre l’opera, in più d’un passaggio, in una caotica dimensione senza guida.
L’impressione è che si sia voluto osare troppo, che si sia sentita l’urgenza d’immettere nel percorso di Ritmu Novu, troppi elementi e troppe impressioni, finendo quasi per “snaturare” l’elemento sonoro che, invece, avrebbe dovuto dominare l’intero time lenght: la tradizione calabrese, per l’appunto (a volte, ridotta esclusivamente all’utilizzo del dialetto parlato dai briganti di Rogliano).
Non una critica, questo deve essere chiaro, quanto piuttosto un’osservazione volta ad arricchire, spero, il percorso musicale d’una band che, mi auguro, faccia sentire, con più forza e con più decisione, la propria, incantevole, voce.
Perchè, in fin dei conti, è di questo che si parla: incanto e meraviglia.
Personalmente, sono pronto a scommettere sul loro successo.
Commenti Recenti