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feb 25

Fulvio Buccafusco – A Short Story

a0951251415_2Non tutte le incisioni di grande qualità artistica nascono con un attento lavoro di programmazione alle spalle, il jazz è una musica in cui l’improvvisazione ha un grosso ruolo e quindi la sorpresa è sempre dietro l’angolo, come in questo disco del contrabbassista palermitano Fulvio Buccafusco. Nei tre anni trascorsi a Londra studiando e suonando nei club ha allargato il proprio bagaglio di esperienze ed è diventato ormai un musicista di livello internazionale e lo dimostra con questa sua nuova incisione in cui coinvolge due musicisti inglesi. È una session nata in un giorno passato nello studio di Stefano Amerio, senza ripetere i brani, semplicemente facendosi trasportare dall’entusiasmo e dalla passione per questo genere. Il quartetto è costituito da musicisti di livello internazionale, i due inglesi Stan Sulzmann al sax tenore e la pianista Nikki Iles, alla batteria Ettore Fioravanti, tutti artisti che hanno lavorato per anni in formazioni che hanno scritto la storia del jazz contemporaneo in Europa. Il disco si ascolta con piacere, sia per la qualità tecnica della registrazione che per lo svolgimento delle esecuzioni insieme alla compattezza del gruppo che agisce come un tutt´uno organico. Inoltre c´è il perfetto editing dei brani, tutte composizioni del leader. Si nota qui la perfezione e l´impegno per fare una produzione che si avvicina alla perfezione. La musica si svolge tenendo in mente che deve comunicare, al di là della perfezione tecnico-esecutiva. Prendiamo ad esempio The Love of a Fat Man in cui le linee di basso di Buccafusco vengono messe in evidenza dal discreto accompagnamento della pianista, prima che Sulzmann accompagni il brano verso la fine. O ancora l´assolo che introduce Where Should I Go? cui segue una performance stellare del gruppo, tutto appare logico, preciso, naturale, senza che ci sia il minimo accenno di protagonismo dei singoli. Sono solo due dei momenti del disco, ma anche altrove i momenti di pregio si susseguono senza soluzione di continuità, frutto di un´ispirazione che non è mai venuta meno e di una condivisione collettiva verso quello che è stato il risultato finale. Che l´improvvisazione riservi sorprese, in una direzione o nell´altra, è un dato di fatto, questa volta godiamoci il lato positivo della storia e prendiamo atto che fin da ora questo disco si pone fra le migliori produzioni italiane dell’anno.

Genere: Jazz
Label: Fitzcarraldo Records
Anno 2014

Tracklist

01. Keep Smiling
02. Blue Butterfly
03. Il giardino dei tarocchi
04. The Love of a Fat Man
05. Where Should I Go?
06. A Short Story
07. House of Spices
08. Per te

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