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mar 06

The Drops – Spray

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Il nuovo disco dei The Drops, a tre anni dal precedente Falling from the Sky, cambia il batterista, ora c´è Ferenc Nemeth al posto di Ted Poor, ma mantiene l’ispirazione pittorica: se allora c´era qualche riferimento a Magritte ed al dadaismo questa volta è la Street art contemporanea di Banski con i suoi graffiti a base di spray il punto di contatto con l´arte figurativa. Gli ingredienti dei tre restano gli stessi, e cioè il rinuncio al contrabbasso ed una musica che si avvicina in punta di piedi, discreta, dall´alchimia insolita perché gli angoli a cui i musicisti tendono la cornice delle loro esecuzioni sono piuttosto insoliti. Tutti stanno lì a cambiare ruolo, da solisti ad accompagnatori, la batteria diventa uno strumento melodico e la chitarra di Federico Casagrande fa di tutto con le sue armonie speciali, che non vanno da nessuna parte ma senza problemi tengono le esecuzioni arricchendo il repertorio di colori a disposizione in modo esponenziale. Christoph Panzani sembra un novello Mark Turner con il suo suono soffuso che ben si adatta alle storie raccontate dai tre. Qualche brano risalta per l’abilità del gruppo di tirare fuori il massimo in termini di energia ed idee, First Drop ad esempio, in cui l´atmosfera raggiunge livelli sulfurei che vanno d´accordo con la melodia del tema. Sono proprio queste a fare la forza del disco, ricco di melodie e composizioni avvincenti che sembrano libere di volare, senza apparente forza di gravità. Ogni esecuzione ha la sua particolarità, il momento in duo di chitarra e batteria, o il sax che svetta su vie in cui la libertà è la cosa più importante. Il disco prosegue per linee tangenziali all´immaginazione dell´ascoltatore, sia per la mancanza del basso che per la qualità dei musicisti che tengono costantemente le esecuzioni sotto controllo, le quali procedono su un equilibrio instabile che accende la fantasia. Sulle qualità tecnico esecutive dei singoli musicisti c´è poco da dire, se non che quando sono insieme il risultato si moltiplica al cubo come gruppo.

Genere: modern jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2014

Tracklist

01. Pouff
02. First Drop
03. Shinjuku Gyoen
04. Am I Leaving
05. Lost
06. L´art du dehors
07. The Storyteller
08. Nounours
09. Sotto voce
10. Birth

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