Nonostante il grave imprevisto che ha costretto gli organizzatori ad annullare l’Here I Stay Festival 2011, oggi, sabato 30 giugno, consigliamo a tutti quanti possano farlo di partecipare alla serata organizzata al Corto Maltese del Poetto, Cagliari. Grazie alla solidarietà degli Almamediterranea, che hanno rinunciato alla loro serata, sarà possibile assistere allo show di alcuni degli artisti in cartellone per l’Here I Stay: Bob Log III, Movie Star Junkies, Buzz Aldrin, e Bobsleigh Baby si esibiranno per tenere vivo lo spirito dell’Here I Stay, dimostrando che la musica vince sempre, nonostante c’è chi cerchi sempre di spegnerla. Inutilmente.
Di seguito il comunicato dell’Here I Stay sull’annullamento del Festival.
“L’associazione culturale Here I Stay è stata costretta ad annullare l’Here I Stay Festival, l’evento programmato il 29, 30 e 31 luglio al Pozzo Gal ad Arbus. L’amministrazione comunale non ha concesso l’autorizzazione di pubblico spettacolo alla manifestazione e la notifica è arrivata solo oggi. Nonostante la Commissione comunale di vigilanza fosse tenuta per legge a dare risposta trenta giorni prima dell’inizio dell’evento e nonostante la nostra richiesta fosse pervenuta al Comune il 10 giugno, quindi entro i termini prescritti dalla legge. L’autorizzazione è stata negata all’Here I Stay Festival mentre il 15 luglio 2011 il sindaco di Arbus Francesco Atzori ha autorizzato di suo pugno lo svolgimento del concerto di Paolo Fresu, nella stessa location e con un’affluenza di pubblico più alta (intorno al migliaio, Here I Stay aveva chiesto l’agibilità per 700 persone). Ci chiediamo: non sarà che sono state fatte delle distinzioni tra i diversi pubblici delle due manifestazioni e tra generi musicali diversi?
L’Here I Stay Festival inoltre ha sempre valorizzato i luoghi da cui è stato ospitato, generando indotto e promuovendo in Italia e all’estero l’immagine del paese, delle spiagge, della cultura e del paesaggio (e nell’assoluto rispetto di tutto questo). In questo senso ci saremmo aspettati invece ben altro profilo da parte dell’Amministrazione – che peraltro aveva dato il suo patrocinio all’evento, insieme alla Provincia del Medio Campidano e alla Regione Sardegna (Assessorato al Turismo).
Più nello specifico, l’associazione culturale Here I Stay ha consegnato e protocollato al Comune di Arbus, il 10 giugno, tutta la documentazione necessaria per richiedere l’autorizzazione per il permesso di pubblico spettacolo. L’Amministrazione comunale ha convocato la Commissione di vigilanze per tre volte, ma ogni volta la Commissione non ha potuto deliberare per l’assenza di uno o un altro dei membri. È necessaria la seduta plenaria per fornire il parere sulla documentazione. Nessuno degli organi interessati alla convocazione della Commissione inoltre ha mai comunicato ad alcun membro di Here I Stay della convocazione della stessa.
L’ultima convocazione della Commissione è avvenuta lunedì 25 luglio – quindi a 4 giorni dall’inizio della manifestazione – e anche in quel caso la riunione non ha potuto deliberare, sempre a causa dell’assenza di qualcuno dei membri della Commissione stessa. A quel punto l’Associazione e il Comune hanno informato la Prefettura che la Commissione non si era riunita, chiedendo informazioni su come procedere. Il Prefetto ha deciso di convocare una commissione d’urgenza per ieri mattina, il 27 luglio, a due giorni dal festival. La commissione si è riunita e si è espressa sfavorevolmente alla nostra richiesta richiedendo delle integrazioni alla documentazione per poter cambiare il proprio parere. Integrazioni che saremmo stati in grado di fornire, se avessimo avuto più tempo (quello, insomma, previsto dalla legge).
Ci scusiamo per tutti i disagi che questa situazione – di cui anche noi siamo vittime – ha causato in tutte quelle persone che si sono organizzate per partecipare all’evento, spesso arrivando dall’Italia e dall’estero e che non siamo stati in grado di avvertire per tempo – per gli ovvi motivi che abbiamo spiegato qui sopra. Ringraziamo anche per gli attestati di stima e di affetto che in tanti ci hanno voluto dimostrare in queste ore. Segno che l’evento era (è) una tradizione consolidata della musica in Sardegna ma che ora stanno contribuendo ad uccidere.”
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