Giusto in tempo per il tour italiano di questi giorni ci arriva il terzo album dei Pussywarmers (nome molto curioso e più che adeguato al suono della band), il primo per la Wild Honey Records. Sotto la supervisione di Nenè Baratto dei Movie Star Junkies, che lo ha prodotto, I Saw Them Leaving è sinuoso e conturbante, suonato in maniera impeccabile e con il richiamo a una lunga e decisa tradizione vintage. La band svizzera fa uso di un’ampia varietà di strumenti tra cui fiati e banjo, avvicinandosi molto a un folk che non sembra avere precise latitudini geografiche ma che riesce a conquistare per il suo calore. Merito anche della partecipazione di Réka, artista ungherese che ha prestato la sua notevole voce (la title-track finale si regge quasi esclusivamente sulle sue corde vocali in maniera più che convincente) e un organo che imperversa diffusamente (This Town ne viene quasi sopraffatta). Under the sea esordisce come un ballo di fine anno (può essere un “Incanto sotto il mare” parallelo per un giovane Martin MacFly?), mentre Sunrise 2 è pura morfina distillata. Momenti più campestri ci attendono in Looking Over e Feeling of death, mentre There are always two answers indulge molto su melodie gospel fantasmagoriche.
Le vibrazioni sono più che positive, anche se il ritmo non è eccessivamente sostenuto, specialmente nella prima parte del disco, dove il rischio di venir sorpresi dall’incursione di qualche sbadiglio non può essere escluso. Nella seconda parte invece le melodie sixties di Young Men Living e, soprattutto, una sorprendente Something You Call Love vi faranno sicuramente riprendere quota facendovi perdere la testa fra le nuvole. Non dimenticate di riprendervela.
Label: Wild Honey Records
Anno: 2014
Genere: Folk
Tracklist:
1. Under the sea
2. Sunrise 2
3. Looking Over
4. Feeling of death
5. There are always two answers
6. Fading Out
7. This town
8. Young Men Living
9. Something You Call Love
10. I Saw Them Leaving
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