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mar 10

Sycamore age – Remixes & Reworks

cover sycamore ageI Sycamore age sono una certezza e anche se imberbi di giri ufficiali, abbracciano i desiderata di Theo Teardo, Vadoinmessico, Aucan, Julie’s Haircut e dei newyorkesi Akron/Family, gente da chapeau. Il trio – all’occorrenza e/o quasi in pianta stabile allargato a settetto – formato da Stefano Santoni, Francesco Chimenti e Davide Andreoni è al secondo step autografato Santeria e vi giunge senza timore di proporre sette brani già editi nel debutto omonimo, energizzati dal prezioso remaking dei colleghi di cui sopra. Prezioso, per l’appunto perchè è raro ascoltare incedere così ben architettati all’interno di un frame tanto caustico quanto sibillino come accade in How to hunt a giant butterfly; l’incombenza del reagente, il panico alle porte e poi nel tutto paludoso, botola in cui ci si infila sul finale abulico. Luca Giovanardi, chitarrista dei Julie’s, interpellato sulla faccenda ci parla della giornata trascorsa a rimaneggiare il brano “l’idea iniziale per la prima parte del pezzo è stata quella di partire dalle parti vocali senza parole, presenti nella versione originale; le abbiamo filtrate con un eco a nastro in modo che le voci “stonassero” e da lì è venuta fuori la sezione di voci ondeggianti, un po’ da incubo. Per la seconda invece ci siamo basati sull’arpeggiatore per sintetizzatore, il cui suono richiama molto il nostro stile, cotruendo intorno a quello tutta la parte ritmica. I suoni che “girano” sulla ritmica invece li abbiamo ottenuti utilizzando un Arp Avatar”. Tenete a mente una delle due comunità Amon duul, campionate loro estratti medicali alla corteccia di quercia, ficcateveli in più canali e regolate il fader senza pensarci più di tanto. È il lavoro che si trova a fare – ovviamente con più arte rispetto alla mia sintesi – invece un Teardo ispirato e luminescente in un gran bel pezzo come Dark and pretty part two. Niente paramnesie kraute anche se spesso è da lì che principia la conta degli aretini; Trattasi invece di andare un pochino oltre negli anni e considerare il tutto come nei panni più lisergico minimal elettroacustici e non a caso la presenza degli stessi Julie’s haircut da una parte rincuora, dall’altra no dal momento in cui sono singulti progressive pseudo toystamarrindieggianti a venir fuori dal rifacimento. Parte poi, e non lo ferma più nessuno, il ritmo gas in quarti, edm in strato a tempo stecca, i ’90 belli andanti e gli Aucan fanno il loro sporco lavoro su un brano come Binding moon. Lo stesso dicasi per l’armeggio fatto dai Vadoinmessico su Heavy branches, il cui video l’anno scorso ha vinto il premio PIVI nella sezione miglior soggetto. Affresco per l’appunto che rimanda a quel tamarro sopra menzionato e che più zarro oriented è più piace. Per finire una nuova versione tribal free jazz dei Sycamore di How to hunt a giant butterfly e un piccolo tesoro per chi aspetta il terzo album, un anticipazione: in a Blink of an eye, il gruppo ingaggia una suite di piano viaggiante a pedale sinistro pigiato verso terra, dolcezza dei grevi percossi. Chi ha pazienza di attendere attenda, per ora è un’attesa di gusto.

Genere: prog folk rock, psych wave
Anno 2014
Label: Santeria

Tracklist

1 Dark and pretty part two (Theo Teardo)
2 Happy!!! (Akron/Family)
3 How to hunt a giant butterfly (Julie’s haircut)
4 Binding moon (Aucan)
5 Heavy branches (Vadoinmessico)
6 How to hunt a giant butterfly (Sycamore age new version)
7 In a blink of an eye (Sycamore age)

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