Altro apprezzabile e sudaticcio capitolo discografico per l’agitazione fatta label, ovvero la One Step Records qui con la sua nuova creatura Ghigno maligno del mitico Sandokan, trombone della Banda Bassotti nonchè boss dei Ramiccia – formazione che incendiò i 90s e voce della band catalana La Maquina, un artista tuttofare e di idee inesauribili nemico giurato dell’immobilità; ed è subito un disco che gira a mille nella sua assordante vitalità di swing e skapunk, ritmi, colori, afe tropicane e melodie dalla paternità meticcia sono le ventate canaglia che costellano una tracklist che fa saltare di gioia e libertà.
Si, ritmiche combact e pensieri umani, energie portate a livello massimo per un ascolto caldissimo, estasi consapevoli e testa tra le nuvole dall’inizio alla fine, e quello che Sandokan – qui con i suoi Manicomio Latino – tra i quali militano altri due “Bassotti”, la tromba di Sandro Travarelli ed il sax di Maurizio Gregori – riesce ad imprimere nell’immaginazione collettiva è una “festa mobile” di potenza e impeto, piazza per pogo sfrenato di Quello che sei, Frio de Ciudad luogo alchemico per frenesie latin “Manicomio latino”, swing spazzolato in Aspettavo la luna e un sambometro carioca vibrante in Samberita per dare fondo ad una sorprendente scarica di adrenalina che rimane divinamente fuori dalle logiche del tempo.
Momenti di stasi sopraffina in Mariposa loca e inni di rivolta in levare per Open your mind chiudono un bel disco a “tempo pieno”, registrato tra Roma e i Paesi Baschi nelle lingue espressive delle grandi “comunicazioni” – dialetto compreso – e disco a dir poco contagioso, che da la scossa vitale e rigenerante alla più disperata alienazione urbana se non umana. Grande!
Label: One Step Records
Anno: 2013
Genere: Skapunk
Tracklist:
1. Manicomio latino
2. Aspettavo la luna
3. Ghigno maligno
4. Frio de Ciudad
5. So wait
6. Quello che sei
7. Tutto riparte dalla pioggia che cade
8. Manicomio punk
9. Samberita
10. Mariposa loca
11. Sempre io
12. Oltre il muro
13. Nuestra tierra
14. Open your mind
15. Los cangrejos
16. Te dico
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