Sono pochi gli artisti contemporanei con una personalità così forte come i due che qui si incontrano per definire un nuovo linguaggio sui loro strumenti, un nuovo tipo di comunicazione che dopo poco tempo già coinvolge l´ascoltatore abituato ai quartetti d´archi moderni o comunque alla ricerca. La violista svizzera Charlotte Hug suona uno strumento antico su cui è stata eseguita la classica musica per quartetti d´archi, ma lei lo ha ridefinito inventando nuove tecniche espressive e modalità di approccio con l´archetto, usa anche la voce generando nuovi suoni, è presente nei luoghi più assurdi come l´interno di un ghiacciaio per cogliere nuove risonanze e nuove possibilità. Da un´artista cosí, presente nell´ambito della New Music e dell´improvvisazione accanto a musicisti europei ed americani, ci si aspetta sempre qualcosa di speciale, il nuovo, il colpo d´ala che la fa ripartire di nuovo verso mete impreviste. L´incontro con il violinista
italiano Stefano Pastor è una di queste sorprese. Anche lui è impegnato in una ricerca sul suono dello strumento ed una sua ridefinizione e da tempo incontra musicisti dell´avanguardia, il compianto pianista Borah Bergman, oppure il violoncellista afroamericano Kash Killion, anche loro alle prese con una ricerca personale sugli strumenti. I due, la Hug e Pastor, si comprendono benissimo, a volte su brani più lunghi con un´architettura complessa, altrove su brevi invenzioni, come Polilobato in cui lei utilizza la voce e le note del violino si stagliano precise, senzaalcuna possibilità di confusione con la viola. È un dialogo totale, in cui ognuno porta le proprie esperienze, le proprie visioni o i demoni interni che lo agitano ed il risultato è una musica che spinge i confini del conosciuto e nuove visioni spuntano. In tal senso è un´incisione coinvolgente e ricca di emozioni come lo sono stati i duo di Anthony Braxton ed il compianto chitarrista Derek Bailey, non c´è soltanto la ricerca di una novità. Dalle frizioni spunta qualcosa di insolito, certo, ma anche emotivamente coinvolgente, in grado di gettare una tela di ragno sull´ascoltatore ed avvinghiarlo con le note ed i sentimenti, c´è ualcosa che risuona dentro ed in cui la voce ha un ruolo palpabile: Acuto ne è un altro breve esempio. L´avanguardia di questo duo è una musica senza tempo, un momento colto in studio, nuovi suoni, emozioni, imprevedibilità. Tutto quello che è difficile fare sedimentare insieme e proprio per questo rende il disco ancora più prezioso.
Genere: avanguardia jazz
Label: Leo Records
Anno 2014
Tracklist
01. Catena
02. Trilobato
03. Serliana
04. Volta
05. Rampante
06. Piattabanda
07. Policentrico
08. Parabolico
09. A Tutto Sesto
10. Inflesso
11. Polilobato
12. Asimmetrico
13. Acuto
14. Ferro Di Cavallo
15. A Mensola
16. Armilla
17. Paragone D’archi
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