Come spesso accade negli esordi, tutto fila liscio a rigor di velocità espressiva se l’artista – o il creatore di un qualcosa – mette tutto quello che gli passa per la testa ma in maniera onesta, senza artifici o impalcature modaiole; non sfugge a questa teoria il giovane Lucio Corsi, toscano e d’acquisizione milanese, un cantautore apparentemente strampalato, ma decisamente fresco e reale, e che mette in promozione – nel suo esordio Vetulonia Dakar – quella intraprendenza “scollegata” che lo porta a ricordare più che a sperimentare. Non un disco di memorie intendiamoci, ma di storie cosmogoniche e Marcovaldesche in cui girano animali, stranezze, uomini strani e – principalmente – una genuinità che lo rende sicuramente simpaticamente “folle”.
Poetica spartana e musica di cose semplici, una chitarra acustica d’impostazione primi Settanta, parole e concetti agrodolci decisamente esistenziali senza lasciarsi andare al broncio, piuttosto con una fantastica verità in tasca, poi qua e la qualche percussione e tutto l’aroma di una scrittura istantanea, diretta come un colpo di sole. Cinque brani per un Ep che si fa notare e che lasciano un sorriso interessato al loro passaggio, cinque brani in cui traspaiono i tic di una giovinezza vissuta e da vivere, amori, rapporti, vizi e ghiribizzi che danno un davvero bel sentire. Da far girare la ballata Le api per farsi un’idea a stampo di quello che si va ad ascoltare, per farsi una idea lampante e dare un calcio in culo a tanta roba inutile con pretese di artisticità che ci passa davanti incessantemente.
Dieci & Lode!
Autoproduzione
Anno: 2014
Genere: Cantautorato indie
Tracklist:
1. Canzone per me
2. Cocomero
3. Le api
4. Soren
5. Dinosauri
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