Al suo esordio la cantante Antonella Chionna mostra una personalità ed una voce notevoli, idee precise e capacità da leader che non ci si aspetta dalla sua giovane età. Le sue poesie si piegano al ritmo del jazz, ironiche, complesse, con giochi di parole che difficilmente ci si immagina in questo contesto. C`è anche la samba di Samba della vestale, un brano sul ritmo brasiliano che però ha poco a vedere con le più famose cose fatte in Italia da Ornella Vanoni con Toquinho e Vinicius de Moraes. Il suo è stato un percorso un pò speciale, proseguito fra jazz e cantautorato: dall´uno arriva una matura versione di Round Midnight di Thelonious Monk, dall´altro Non so più niente di Piero Ciampi. Intorno a lei un gruppo di veri jazzisti, Marco Tamburini alla tromba e flicorno, Alessandro Leo ai sax baritono e soprano, Antonio Palazzo al pianoforte, Camillo Pace al contrabbasso e Max Ingrosso alla batteria. È così che il disco mette in mostra ottimi arrangiamenti intorno a quelle che sono le tre diverse fonti di ispirazione: il jazz, i cantautori, l´anima di poetessa e musicista. Qualche testo è proprio notevole, Fuga dai giradini di Lamarck ad esempio, un modo di giocare con le liriche che più che da cantautrice rivela la frequentazione con la migliore poesia italiana. Non resta che augurarle un meritato successo di pubblico.
Genere: jazz italiano
Label: Koinè
Anno 2014
Tracklist
01. Prologo
02. Antidoto di luna romanza
03. Fuga dai giradini di Lamarck
04. Il cuore nel boccale
05. Samba della vestale
06. Round Midnight
07. Non so più niente
08. Karinina
09. Adiafora
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