La collaborazione del pianista triestino Roberto Magris con la J Mood Records di Kansas City continua nel migliore dei modi e rappresenta un modo felice di coniugare le esigenze di musicisti e produttori al fine di dare un prodotto di qualità al pubblico. Questa volta il progetto si focalizza intorno alla musica del grande trombettista Lee Morgan e le sue composizioni scritte fra il 1963 ed il 1968. A quattro anni dal primo album dedicatogli ed in cui c´era la leggenda Albert Tootie Heat alla batteria si cambiano atmosfere e gruppo rivisitando un periodo dell´attività di Morgan in cui questi si era dedicato a musiche ispirate all´Africa. Invece del classico quintetto con la front line di sax e tromba Magris preferisce allargare la tavolozza di colori a disposizione scegliendo di andare in studio con un settetto, qui ci sono il bravo vibrafonista Peter Schlamb e le percussioni di Pablo Sanhueza. Ai fiati si sono la tromba di Hermon Mehari e Jim Mair per lo più al sax tenore ma si esisbisce anche al sax soprano ed al flauto. A completare il gruppo ci sono la contrabbassista Elisa Pruett, una costante dei gruppi di Magris e presente nel disco precedente, e Brian Steever alla batteria. Qualcosa in studio deve essere successo perchè il gruppo nonostante la complessità degli arrangiamenti – Magris ci mette tanto di suo rispetto alla musica orginale di Morgan – funziona come un tutt´uno organico, compatto, rodato al massimo, come se non avesse fatto altro negli ultimi anni se non suonare per centinaia di volte gli stessi brani davanti al pubblico dei club e dei festival. È una lieta sorpresa e fin dal primo brano è giá chiaro che i due dischi si ascoltano tutti di un fiato, perfetti nella loro elaborazione di un linguaggio jazz in cui il singolo è al servizio del collettivo e assoli e momenti d´insieme sono soltanto due faccie della stessa medaglia, e cioè la band. In tal senso evocano momenti importanti della storia del jazz, band perfette sotto questo punto di vista, in cui ogni nota ed ogni colpo della batteria é al punto giusto. Il pianoforte di Magris ed il vibrafono di Schlamb convivono felicemente, quasi simbiotici, mentre i due fiati della front line fanno il loro lavoro in modo perfetto senza eccessi di egotismo. La stagione “africana” di Lee Morgan è qui arricchita da due brani di Roberto Magris, Libreville, nota città africana da lui visitata, e A Summer´s Kiss. Le atmosfere sono facili e complesse al tempo stesso, dipende da come le si ascolta, se ci si abbandona al flusso della musica o se in modo più attento si stanno ad ascoltare le differenze con gli originali ed in genere quella musica “Blue Note” che è stata un punto fermo del jazz degli anni `60. Magris si riscopre un pianista americano e un elogio va fatto al produttore che è stato in grado di scoprirlo e focalizzare dei progetti che qui sono arrivati alla perfezione. Come dice il famoso detto latino: Nemo propheta in patria…
Genere: jazz
Label: J Mood Records
Anno 2014
Tracklist
CD1
01. A Bud for Sid
02. Exotique
03. Blue Lace
04. Cunning Lee
05. The Sixth Sense
06. Soft Touch
07. Gary`s Notebook
CD 2
01. Speedball
02. Libreville
03. Get Yo Self Togetha
04. A Summer´s Kiss
05. Zambia
06. Helen´s Ritual
07. Audio Notebook
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