Dalla sconfinata galassia folk ibrida che satellita senza posa in lungo e largo arriva dalla bella Sicilia La Banda di Palermo (Musica Internazionale Locale) a far roteare negli ascolti il loro ultimo lavoro discografico, Lo sguardo di rame, tracce senza confini, frontiere e permessi di transito, una tracklist che è come il trattato di Schengen allargato al massimo, colorata di stili ed estetiche che abbracciano il mondo dei mondi con la fratellanza dei suoni e dei ritmi.
Una patchanka coi fiocchi condita con simpatia, verve accattivante e tutto il move-it necessario per zampettare senza fiato, ma anche un viaggiare stando fermi nelle atmosfere popolari, folk, balcani e medioriente che si fanno le fusa, arie celtiche e klezmer che amoreggiano con una energia senza fine: undici episodi cangianti che si rotolano nella freschezza dell’oggi mantenendo intatta la loro originalità primitiva e che senza mai rivendicare le proprie appartenenze strette si fondono, stringono in un paesaggio sonoro unico, che moltiplica il piacere dell’ascoltatore ad ogni giro stereo.
Gli ancheggiamenti arabeggianti di Soùra kai mastoùra”, il walzerino coi tromboni a barrire di Lo sguardo di rame, il dub-mex ovattato che vibra in April e il fiatone che lo ska saltellante di Un due tre fa venire in pochi attimi sono gli aperitivi sonanti di questo disco/motivo per sciogliere il corpo e le mentalità ottuse. Ora andate, ascoltatelo e moltiplicatelo, lui vi benedirà in nome della pace, libertà e di tutti i popoli come se fosse uno solo. Love brothers!
LabeL: Qanat
Anno: 2014
Genere: Folk- Patchanka
Tracklist:
1. La fiera
2. Soùra kai mastùra
3. La canzone dell’avvelenato
4. Mi votu e mi rivotu
5. Lo sguardo di rame
6. La canzone di Charms
7. April
8. Il municipio
9. Kanoneng song
10. Un due tre
11. Dalla scatola sono uscite due bolle
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