Non è facile sul mercato americano affermarsi con proprie canzoni sfuggendo a quella che è l´eredità degli standards. Ci riesce, con molta naturalezza e facilità di scrittura, Jason Paul Curtis con questo disco di jazz pop che si annuncia come un ottima colonna sonora per l´estate. Quando sceglie altri autori, ad esempio Speak Softly Love di Nino Rota dal film “Il Padrino” in cui c´è un ottimo assolo di chitarra in stile gypsy jazz di John Alberlson, oppure One More Kiss,
Dear di Vangelis da “Bladerunner”, ha ugualmente le qualità mostrate negli altri brani: arrangiamenti fatti con cura ed eleganza nelle esecuzioni in cui lo swing trasmesso dal contrabbasso di Ephriam Wolfolk Jr. è usato con parsimonia e gusto. Una canzone come Back of My Mind sarebbe stata perfettamente cantata da una Marylin Monroe, ma anche l´autore non sfigura come voce, a testimonianza dell´abilità di autore di Curtis. Oppure Brooklyn July, un momento molto jazzy in cui la batteria di Woody Hume swinga con naturalezza tutta americana e l´assolo al sax di Dave Schiff ed il pianoforte di Ray Mabalot aggiungono i giusti colori al divertente testo. C´è la ballad di Longest Day ed ancora lo smooth jazz di Summer Star, un altro numero molto
riuscito, al livello delle migliori canzoni di Michael Franks. La voce melliflua di Curtis, le idee, gli assoli, i testi, tutto è messo insieme con molta cura e nel complesso questo è un disco che accompagna con classe le notti estive. Non resta che aggiungere alla colonna sonora il partner giusto per avere qualcosa fuori dalle piste più battute ma con lo stesso charme seduttivo.
Label: Autoprodotto
Genere: jazz pop
Anno 2014
Tracklist
01. Phone
02. American Gypsy
03. Pane e vino
04. Every Time
05. Back of My Mind
06. Brooklyn Juli
07. Longest Day
08. Summer Star
09. Speak Softly, Love (from “The Godfather”)
10. One More Kiss, Dear (from “Bladerunner”)
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