Un progetto longevo (attivo dal 2008), spericolato ed estroso, questo è Jump the Shark, guidato dal sassofonista veneziano Piero Bittolo Bon, frequentatore durante la sua carriera di stili molto diversi, e in grado di sintetizzarli in una musica appassionata e vibrante, concentrata eppure libera. Dopo il grande successo riscosso dai due album precedenti, editi da El Gallo Rojo Records – Sugo!Senta!Gatta!” (2009) e Ohmalut (2011) –, esce in questi giorni per la stessa etichetta anche Iuvenes Doom Sumus, già disponibile su iTunes e sui maggiori portali di distribuzione digitale. Il cd in formato fisico sarà diffuso dai primi di settembre. Il sestetto è composto da alcuni tra i più creativi musicisti del jazz di oggi, che mantengono immutata la loro partecipazione: sono, oltre al leader Bittolo Bon (anche al clarinetto e al flauto), il vibrafonista Pasquale Mirra, il chitarrista Domenico Caliri, Danilo Gallo al contrabbasso, Federico Scettri alla batteria ed il trombonista e sousaphonista tedesco Gerhard Gschlössl. Il gruppo si inoltra nelle maglie di una musica nervosa e ironica, ispirata in egual misura dal nuovo jazz e dalla musica improvvisata di Chicago e New York e dalle colonne sonore dei videogiochi degli anni ’80. Nessuno dei sei, tuttavia, perde mai di vista la matrice free che li accomuna.
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