Da Philadelphia il fluido meditabondo e plastico dei Nothing con Guilty Of Everything, l’album che è poi un concentrato di storie vissute sulla propria pelle, gorghi medianico-personali e l’atmosfera strategica di un post-rock shoegazing che trascina nei suoi suoni dilatati ed ossessivi con la sapienza delle onde notturne di un qualche mare di pece.
Disco dolce amaro, dai forti sapori waveing, tutto è nero ed elettrificato a dovere, lacerazioni, esplosioni, pastorali distorte e momenti di solleciti dolciastri si amalgamano in una massa poetica all’ingiù che piace come una emozione refrattaria; nove tracce magnetiche ora rabbiose ora di pace eseguite in modo esponenziale, quasi a confine tra minimalismo plastico e lave incandescenti al limite dell’esasperazione, ma anche una tracklist che non disdegna “sforamenti” in campi mid-grunge come nella corsa spasmodica di Get well e Bent Nail – tracce tanto vicine a certi Foo Fighters d’antan .
Un ascolto pieno e soddisfacente, un opus alchemico che vede la formazione americana in gran spolvero, specie negli attraversamenti nebbiosi di Dig, Endlessy, Beat around the bush, in cui un ricco pathos di poetica noir gestisce spasmodicamente ogni fessura lirica che strutturale. In finale, la titletrack si scioglie in una bella ballata evanescente, stratificata fino ad esplodere in tutta la sua carica “temporalesca” che saluta e sfuma via come una ventata inaspettata.
Se vi piacciono le suggestioni amperiche in bianco e nero, siete i benvenuti.
Label: Relapse Records
Anno: 2014
Genere: Post-rock
Tracklist:
1. Hymn to the pillory
2. Dig
3. Bent nail
4. Endlessly
5. Somersault
6. Get well
7. Beat around the bush
8. B&E
9. Guilty of everything
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